Home » Covid-19, report regioni: “Contagi in calo. Ricoveri stabili”
Covid-19. Dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità i dati del monitoraggio delle Regioni, a cura della Cabina di Regia, relativi al periodo tra il 2 e l’8 gennaio 2023. Il commento del Prof. Giovanni Rezza, Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute.

IL COMMENTO DEL PROF. GIOVANNI REZZA

Questa settimana continua a diminuire il tasso di incidenza di casi di Covid-19 nel nostro Paese e l’incidenza si fissa a 143 casi per 100.000 abitanti. L’Rt mostra, invece, una lieve tendenza alla risalita, siamo a 0,91, comunque ben al di sotto della soglia epidemica. Il tasso di occupazione dei posti di area medica e di Terapia Intensiva è rispettivamente al 10,1% e al 3,1%, quindi osserviamo un’ulteriore e decisa diminuzione dell’occupazione dei posti di area medica, mentre assistiamo a una sostanziale stabilizzazione dell’occupazione dei posti di Terapia Intensiva. Quindi tutto sommato la situazione appare per il momento essere sotto controllo“. 

Lo afferma il Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, commentando i dati del monitoraggio Covid-19 sullo stato epidemiologico nelle regioni d’Italia.


Punti chiave:

Si riporta una analisi dei dati relativi al periodo 02 gennaio–08 gennaio 2023 ai sensi del DM Salute 30 aprile 2020 e del periodo 06 gennaio–12 gennaio 2023 sulla base dei dati aggregati raccolti dal Ministero della Salute. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati hanno contratto l’infezione nella terza decade di dicembre 2022.

Incidenza in diminuzione: I dati del flusso ISS nel periodo 2/1/2023 -8/1/2023 evidenziano una incidenza in diminuzione e pari a 173 per 100.000 abitanti, rispetto alla settimana precedente che era 220 per 100.000 abitanti nel periodo 26/12/2022-1/1/2023. Anche nel periodo più recente censito dai dati aggregati raccolti dal Ministero della Salute l’incidenza è in diminuzione (143 nel periodo 6/1/2023-12/1/2023 vs 231 nel periodo 30/12/2022-05/01/2023).

La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale per 100.000 abitanti è la fascia d’età 90+ anni con un’incidenza pari a 271 casi per 100.000 abitanti, in diminuzione rispetto alla settimana precedente. Si registra una generale diminuzione dell’incidenza per 100.000 abitanti in tutte le fasce d’età. L’età mediana alla diagnosi è di 56 anni, stabile rispetto alle settimane precedenti (dati flusso ISS).

Nel periodo 21 dicembre 2022–03 gennaio 2023, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,91 (range 0,77-1,11), in aumento rispetto alla settimana precedente ma ancora sotto la soglia epidemica. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è in diminuzione e rimane sotto la soglia epidemica: Rt=0,80 (0,78-0,84) al 03/01/2023 vs Rt=0,90 (0,86-0,94) al 27/12/2022. Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt riportato si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità.

Sostanzialmente stabile il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva a livello nazionale: il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva calcolato ai sensi del DM 30 aprile 2020 si situa al 3,3% (303/9.184) il giorno 10/01/2023, rispetto al 3,5% (319/9.176) il giorno 03/01/2023. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in lieve diminuzione passando da 319 (03/01/2023) a 303 (10/01/2023), con una diminuzione relativa del 5,0%. È stabile anche il tasso di occupazione calcolato dal Ministero della Salute ai sensi del DL 105/2021 relativo ad una data di poco successiva (12 gennaio 2023) che era pari a 3,1% vs 3,2% al 05 gennaio 2023.

In diminuzione il tasso di occupazione in aree mediche COVID-19 a livello nazionale: era al 10,9% (6.974/63.785) il giorno 10/01/2023, rispetto al 12,6% (8.039/63.769) il giorno 03/01/2023. Il numero di persone ricoverate in queste aree è diminuito da 8.039 (03/01/2023) a 6.974 (10/01/2023) con una diminuzione relativa del 13,2%. In diminuzione anche il tasso di occupazione calcolato dal Ministero della Salute ai fini degli indicatori decisionali ai sensi del DL 105/2021 relativi ad una data di poco successiva (12 gennaio 2023) che era pari al 10,1% vs 12,1% al 5 gennaio 2023.

Nessuna Regione/PA è classificata a rischio alto ai sensi del DM del 30 aprile 2020. Sette sono a rischio moderato e quattordici classificate a rischio basso. Nove Regioni/PPAA riportano almeno una allerta di resilienza. Due Regioni/PPAA riportano molteplici allerte di resilienza.

L’incidenza di nuovi casi di infezione da SARS-CoV-2 in Italia è in diminuzione rispetto alla precedente settimana di monitoraggio. Rimane contenuto l’impatto sugli ospedali con tassi di occupazione dei posti letto in diminuzione nelle aree mediche e sostanzialmente stabili nelle terapie intensive.

Si ribadisce la necessità di continuare ad adottare le misure comportamentali individuali e collettive previste e/o raccomandate, l’uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani e ponendo attenzione alle situazioni di assembramento.

L’elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto clinico dell’epidemia. Si sottolinea l’importanza dei richiami vaccinali negli anziani e nei gruppi di popolazione più fragili, anche considerando la progressiva riduzione dell’effetto protettivo contro l’infezione per SARSCoV-2 con il passare del tempo, sia per l’infezione pregressa che per la vaccinazione.

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