Home » Gli anticorpi monoclonali contro l’ipercolesterolemia grave

Gli anticorpi monoclonali, queste proteine miracolose, sono adesso disponibili anche per la cura dell’ipercolesterolemia grave. Ne parliamo con Enzo Sanzaro, direttore del reparto di Neurologia e Stroke Unit dell’ospedale Umberto I, Salvo Italia, primario di Medicina Interna dell’ospedale Di Maria e Marco Contarini, primario di Cardiologia dell’ospedale Umberto I.


COSA SONO GLI ANTICORPI MONOCLONALI?

Gli anticorpi monoclonali sono degli anticorpi tutti identici tra di loro che vengono prodotti da un singolo clone cellulare. Il loro scopo è quello di andare ad agire su specifici siti antigienici, chiamati epitopi, per poter avere delle risposte farmacologiche importanti.

Attualmente, i due principali anticorpi disponibili sono la leader o kumar e leve rock. Sono anticorpi monoclonali umani e il loro obiettivo è quello di abbassare i livelli di colesterolo LDL, noto anche come colesterolo cattivo, nel circolo ematico.

Sono stati chiamati anche inibitori della PCSK9. La PCSK9 è una proteina che aumenta il livello di colesterolo nel sangue perché riduce i recettori per il colesterolo e le diete.

La scoperta di questi farmaci è veramente innovativa rispetto alle cure tradizionali, in quanto questi approcci farmacologici riescono a dare dei risultati notevoli per il paziente rispetto alle altre strategie utilizzate finora.

COSA ACCADE SE VENGONO ASSUNTI CONTEMPORANEAMENTE ANTICORPI MONOCLONALI E STATINE?

Gi anticorpi monoclonali agiscono in sinergia con le statine, quando queste ultime non funzionano bene. Ci sono infatti situazioni in cui è necessario ridurre il colesterolo LDL al di sotto di certi valori, per esempio di 70 milligrammi per decilitro nei pazienti in prevenzione secondaria, ma le statine non hanno rilevato il risultato desiderato.

In questi casi, gli anticorpi monoclonali offrono un’alternativa sicura e altamente efficace. Essi infatti interagiscono direttamente con le cellule del sistema immunitario, agendo sui fattori di crescita e sulle molecole adhesion che contribuiscono alla formazione di placche aterosclerotiche.

Inoltre possono essere utilizzati anche nei pazienti che non tollerano le statine e che quindi rischiano di sviluppare problemi cardiovascolari.

Da circa 5 anni, i due anticorpi monoclonali sono utilizzati all’interno dei reparti di medicina interna, con risultati estremamente positivi. La loro capacità di contrastare la crescita delle placche aterosclerotiche rappresenta un importante strumento per la prevenzione delle malattie cardiovascolari, soprattutto nei pazienti a maggior rischio.

POSSONO AIUTARE NELLA CURA DELL’IPERCOLESTEROLEMIA GRAVE

Sono un trattamento promettente per coloro che soffrono di elevati livelli di colesterolo nel sangue. Questo disturbo è comunemente associato alla comparsa di placche nelle arterie, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari come attacchi di cuore o ictus.

Fortunatamente, ci sono diverse opzioni di trattamento disponibili, tra cui farmaci e terapie di cambiamento dello stile di vita. Ma gli anticorpi monoclonali rappresentano una potenziale svolta nella cura dell’ipercolesterolemia grave.

Gli anticorpi monoclonali sono molecole prodotte in laboratorio clonando un singolo tipo di anticorpo, creato per riconoscere e legarsi a specifici marcatori sulle cellule. Questi anticorpi sono progettati per agire sul colesterolo LDL, comunemente conosciuto come “colesterolo cattivo”. I farmaci a base di anticorpi monoclonali sono somministrati tramite iniezione e generalmente utilizzati insieme ad altre terapie. In molti casi, gli anticorpi monoclonali hanno dimostrato efficacia riducendo i livelli di colesterolo LDL nel sangue fino al 60%.

Un altro anticorpo monoclonale utilizzato nel trattamento dell’ipercolesterolemia grave è l‘evolocumab. Come l’alirocumab, l’evolocumab agisce bloccando la funzione della PCSK9, consentendo una maggiore rimozione di colesterolo dal sangue. L’evolocumab è stato approvato dalla FDA nel 2016 per il trattamento dell’ipercolesterolemia grave e viene somministrato ogni due o quattro settimane tramite iniezione sottocutanea

CHIUNQUE SOFFRA DI ‘PERCOLESTEROLEMIA GRAVE PUÒ ASSUMERE QUESTI FARMACI O CI SONO DELLE AVVERTENZE?

Gli anticorpi monoclonali rappresentano un’opzione di trattamento promettente per l’ipercolesterolemia grave, ma non sono adatti a tutti i pazienti. Prima di somministrare questi farmaci, è importante valutare i fattori di rischio del paziente e la sua storia medica. Inoltre, gli anticorpi monoclonali sono costosi e possono richiedere iniezioni frequenti, che potrebbero risultare scomode per alcuni pazienti.

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