Home » Ictus: ogni minuto è fondamentale, come riconoscerlo?

L’ictus è una patologia tempo-correlata, intervenire in tempo è fondamentale. Come riconoscerne i sintomi? Ne parliamo con Massimo Del Sette, vicepresidente di A.L.I.Ce, l’Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale e direttore di Neurologia del Policlinico San Martino di Genova.


QUALI SONO I FATTORI DI RISCHIO PER L’INSORGENZA DELL’ICTUS?

I fattori di rischio individuali possono essere suddivisi in condizioni di malattie, come il diabete, l’ipercolesterolemia, l’ipertensione e la fibrillazione atriale. Tuttavia, esistono anche fattori di rischio legati allo stile di vita, come il sovrappeso, le abitudini alimentari non salutari e la sedentarietà.

Abitudini dannose come il fumo di sigaretta e l’eccesso di alcol aumentano ulteriormente il rischio di ictus. Ogni fattore di rischio individuale raddoppia il rischio complessivo, e l’accumulo di più fattori aumenta esponenzialmente la probabilità di sviluppare un ictus.

QUALI SONO I SINTOMI DELL’ICTUS?

Nonostante la riduzione dei fattori di rischio, l’ictus può ancora verificarsi. È fondamentale riconoscere i sintomi e agire prontamente. I sintomi più comuni includono debolezza improvvisa di un braccio o una gamba da un lato del corpo, difficoltà a parlare o comprendere il linguaggio e un volto asimmetrico o sguardo storto.

Se si sperimenta uno di questi sintomi improvvisamente, è importante agire rapidamente chiamando il numero di emergenza e recandosi nel centro di soccorso più vicino.

COSA FARE QUANDO SI PRESENTA UNO DI QUESTI SINTOMI?

Quando si sperimenta improvvisamente uno di questi sintomi, è importante agire immediatamente. L’acronimo “HICKS”, colpo, viene utilizzato per ricordare l’importanza di chiamare immediatamente i soccorsi al numero di emergenza (112 o 118). La tempestività nell’assistenza e nell’avvio delle cure è fondamentale per migliorare le possibilità di sopravvivenza e ridurre le disabilità a seguito dell’ictus.

ESISTE UNA PREDISPOSIZIONE GENETICA ALL’ICTUS?

L’ictus cerebrale rappresenta una grave emergenza medica che richiede un intervento tempestivo. È importante sottolineare che esiste una predisposizione genetica soprattutto se si hanno parenti di primo grado che hanno avuto questa patologia.

Anche se non possiamo cambiare i nostri geni, possiamo analizzare le cause dell’ictus nei nostri familiari per identificarle in noi stessi e rimuoverle.

Oggi, molti fattori di rischio dell’ictus possono essere curati, come l’ipertensione, il diabete e la fibrillazione atriale. Inoltre, possiamo modificare il nostro stile di vita, riducendo notevolmente il rischio di ictus.

QUANTO È IMPORTANTE IL RICONOSCIMENTO TEMPESTIVO DEI SINTOMI?

La Giornata Mondiale contro l’Ictus, celebrata il 29 ottobre di ogni anno, pone l’attenzione sul riconoscimento tempestivo dei sintomi dell’ictus.

L’iniziativa “Ogni minuto conta” della World Stroke Organization sottolinea l’importanza di agire prontamente, poiché ogni minuto guadagnato può significare una maggiore possibilità di sopravvivenza e una riduzione delle conseguenze disabilitanti.Nonostante la mortalità intraospedaliera sia ancora alta, è fondamentale intervenire il più presto possibile per ridurre l’importanza del deficit residuo.

ESISTE UNA DIETA CHE PUÒ CONTRIBUIRE ALLA PREVENZIONE DELL’ICTUS?

La Società Italiana di Nutrizione Umana ha stilato una lista di abitudini alimentazione che aiuterebbe a prevenire anche l’ictus.

  • Almeno 400 grammi giornalieri di frutta e verdura;
  • il pesce, soprattutto se azzurro è una fonte di omega-3 e vitamine del gruppo D e B. E’ consigliato portare in tavola salmone, pesce spada, pesce azzurro o trota almeno 2 volte alla settimana;
  • limitarne l’assunzione di carni rosse;
  • la frutta secca, se consumata regolarmente in quantità minima, è molto salutare;
  • si consiglia un quantitativo di fibre alimentari variabile tra i 30 e i 45 grammi al giorno;
  • anche un alto consumo di olio di oliva extravergine, che rientra tra le caratteristiche principali della dieta mediterranea, viene considerato come uno degli elementi che contribuisce maggiormente a proteggere il sistema cardiovascolare. Al contrario, bisognerebbe limitare il consumo di grassi e condimenti di origine animale;
  • il consumo moderato di cioccolato fondente è ottimo per la prevenzione dell’ictus grazie alla presenza di flavonoidi;
  • latte e latticini vengono associati a una minore incidenza grazie all’apporto di calcio, magnesio e potassio;
  • tra le bevande da consumare con moderazione troviamo caffè e tè. Sono invece sconsigliati, invece, alcol e bevande zuccherate. Ad esempio un bicchiere di vino al giorno rappresenta la dose massima;
  • tra gli alimenti da ridurre, naturalmente compare il sale.

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