Home » Il Covid-19 può causare disfunzione erettile e ridurre le dimensioni del pene?

E’ possibile che il Covid-19 intacchi pure la salute sessuale con problemi di disfunzione erettile e riduzione delle dimensione del pene? Ne parliamo con l’andrologo Salvatore Sansalone, professore di Urologia dell’Università Tor Vergata di Roma, direttore del Poliambulatorio GI.SA. di Catania.


DISFUNZIONE ERETTILE E COVID-19: COS’È LA DISFUNZIONE ERETTILE E QUALI SONO I SINTOMI?

La disfunzione erettile è l’incapacità di avere o mantenere un’erezione sufficiente per un rapporto sessuale completo. Se questa condizione si verifica solo occasionalmente, non è necessariamente un problema. I principali sintomi che il paziente avverte sono la mancanza di erezioni mattutine o durante il giorno, la difficoltà a mantenere un’erezione per tutta la durata del rapporto sessuale e il calo del desiderio sessuale.

Questi sintomi possono essere il campanello d’allarme per altre patologie, come quelle cardiologiche. Infatti, la disfunzione erettile può essere un segnale di un problema più grave e quindi è importante fare un controllo completo dal medico.

DISFUNZIONE ERETTILE E COVID-19: COME AVVIENE LA DIAGNOSI?

La disfunzione erettile è un problema sessuale che colpisce molti uomini di tutte le età. Può essere diagnosticata tramite un’ecografia a livello del pene con l’utilizzo di prostaglandine. Una volta diagnosticata, la terapia prevede l’utilizzo di farmaci come gli inibitori delle fosfodiesterasi-5 oppure terapie iniettive. In casi estremi, si può ricorrere all’impianto di una protesi.

IL COVID-19 PUÒ INFLUIRE SULLA DISFUNZIONE ERETTILE?

In teoria, sì. Ci sono state alcune segnalazioni che suggeriscono che l’infezione da Covid-19 possa causare un calo della libido e una riduzione della funzione sessuale, può danneggiare la vascolarizzazione del pene e causare disfunzione erettile. Tuttavia, questi sintomi sono generalmente temporanei e scompaiono dopo la guarigione dall’infezione.

DISFUNZIONE ERETTILE E COVID-19: COS’È IL PRIAPISMO?

Una forma rara di disfunzione erettile è il priapismo, che può essere causato dall’infezione da COVID-19. Si tratta di un’erezione prolungata che dura più di 4-5 ore, non correlata a un’attività sessuale, che comporta dolore al pene, gonfiore e arrossamento.

Non è causato da stimoli sessuali e non porta al raggiungimento dell’orgasmo. Se questa condizione persiste per più di 72 ore, può causare danni irreversibili al pene. In questo caso, è importante rivolgersi subito al pronto soccorso.

SI È DIFFUSA LA NOTIZIA CHE IL COVID-19 PUÒ RIDURRE LE DIMENSIONI DEL PENE

Questa notizia riguarda il singolo caso di un trentenne americano, che ha dichiarato di aver riscontrato problemi di disfunzione erettile e una riduzione delle dimensioni del pene dopo aver contratto il Covid-19, nell’estate del 2021.

Disfunzione erettile e riduzione delle dimensioni del pene sono entrambe patologie vascolari ma la riduzione delle dimensioni del pene è un effetto che si verifica nel tempo. Infatti, se il pene non viene utilizzato, in generale, può subire un’atrofia che ne determina l’accorciamento. In ogni caso, si tratta di una problematica ancora poco studiata e che richiede ulteriori approfondimenti.

QUALI TERAPIE PER RIDURRE GLI EFFETTI DEL COVID-19 SULLA SFERA SESSUALE MASCHILE?

Nel caso del Covid-19, la terapia dipende dalla durata e dalla gravità dell’infezione. Nel primo mese di infezione, può verificarsi una riduzione del 60% dei spermatozoi e una progressiva riduzione delle dimensioni del pene, che si riduce del 37% al secondo mese e del 25% al terzo mese.

QUALI ACCORGIMENTI ADOTTARE PER PREVENIRE I DISTURBI ALL’INTERNO DELLA SFERA SESSUALE MASCHILE?

Per prevenire disturbi alla sfera sessuale maschile è importante mantenere uno stile di vita sano. L’obesità è uno dei principali fattori di rischio per la disfunzione erettile, la riduzione dell’attività fisica e l’aumento dello stress possono portare ad un aumento di peso.

È importante evitare di mangiare cibi spazzatura e di cercare di mantenere un peso sano. Per evitare lo stress, l’ansia e la depressione, si può ricorrere alla meditazione, lo yoga, la terapia cognitivo-comportamentale o altri metodi di gestione dello stress.

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