Quando i pazienti oncologici sono indirizzati all’hospice? Che differenza esiste tra le cure palliative e la terapia del dolore? Ne parliamo con Sebastiano Mercadante, direttore dell’Unità di Terapia del Dolore del Dipartimento oncologico “La Maddalena” di Palermo.
IN COSA CONSISTE LA TERAPIA DEL DOLORE?
La terapia del dolore è una branca della medicina che si occupa di alleviare il dolore in modo efficace e sicuro, sia attraverso farmaci che attraverso tecniche non farmacologiche. Questo tipo di terapia è utile per trattare diversi tipi di dolore, compresi quelli acuti e cronici.
Essa può comprendere una vasta gamma di interventi, tra cui farmaci analgesici, terapie fisiche e riabilitative, tecniche di rilassamento e terapie psicologiche. Questi trattamenti possono essere utilizzati singolarmente o in combinazione, a seconda del tipo e della gravità del dolore.
QUALE PERCORSO DEVE SEGUIRE IL PAZIENTE AFFETTO DA NEOPLASIE SE LA MALATTIA PEGGIORA?
La terapia del dolore è una parte essenziale della cura dei pazienti affetti da cancro, in particolare nel caso delle patologie oncologiche. In Italia, l’accesso alle cure palliative per il trattamento del dolore è ancora problematico, ma la soluzione virtuosa è quella di un accesso precoce a un esperto di cure palliative.
Le cure palliative si concentrano sulla cura della persona piuttosto che della malattia, il che significa che l’obiettivo è alleviare il dolore, il disagio e la sofferenza del paziente. Ciò si ottiene attraverso un percorso virtuoso, che può essere fatto sia in un ambiente domiciliare che in una struttura ospedaliera specializzata, come un hospice.
LA TERAPIA DEL DOLORE IN PAZIENTI AFFETTI DA CANCRO
Il dolore cronico è un sintomo comune in molte malattie croniche e può essere causato da patologie neurologiche o articolari, così come da malattie oncologiche. Anche se spesso sottovalutato, il dolore è uno dei sintomi più importanti e paradossalmente anche uno dei più facili da trattare rispetto ad altri sintomi come la fatica, la debolezza, la mancanza di appetito e la nausea.
Il dolore legato alla malattia oncologica richiede un trattamento specializzato, che prevede l’uso di oppioidi, farmaci che sono spesso criminalizzati dai media ma che sono molto utili quando vengono adoperati da mani esperte.
Il Centro di Riferimento Regionale per le Terapie del Dolore e le Cure Palliative della Maddalena è uno dei pochi centri in Italia che offre un’ampia gamma di servizi per la gestione del dolore e delle cure palliative. In un hospice, il personale medico ed infermieristico è altamente specializzato nella gestione del dolore e degli aspetti psicologici dei pazienti.
COME AVVIENE L’ALIMENTAZIONE ALL’INTERNO DI UN HOSPICE?
La nutrizione è un aspetto fondamentale nel trattamento dei pazienti che soffrono di dolore. In particolare, coloro che hanno perso l’appetito a causa della malattia sono molto deboli e necessitano di un’adeguata alimentazione per rafforzare il loro sistema immunitario e favorire la guarigione.
La scelta degli alimenti giusti e la preparazione adeguata possono facilitare la deglutizione per i pazienti che hanno difficoltà a mangiare, come quelli che hanno problemi ai denti o incapacità motorie. In alcuni casi, quando il tratto digestivo non funziona correttamente o a causa di malattie come quelle del testa e del collo, può essere necessario ricorrere all’alimentazione artificiale, ad esempio attraverso una stomia.
Tuttavia, l’alimentazione artificiale deve essere valutata attentamente in base alle condizioni del paziente, poiché in alcuni casi può essere inadeguata e inefficace. Inoltre, se forzata può peggiorare la sindrome dell’anoressia-cachessia, che è comune nelle fasi finali della malattia.
Pertanto, la terapia del dolore deve essere gestita da un’equipe multidisciplinare, che include esperti nutrizionisti e dietisti, in grado di individualizzare il trattamento per ogni paziente in base alle sue esigenze specifiche. Una corretta alimentazione può contribuire significativamente alla qualità della vita dei pazienti, garantendo un supporto fondamentale nel loro percorso di guarigione.
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