Home » La presa in carico del paziente tra Aziende Ospedaliere e ASP

Il Covid ha mostrato in molte regioni italiane le lacune assistenziali dovute ad un territorio deficitario dal punto di vista organizzativo nella rete tra medici e pazienti, da qui la necessità di riorganizzare l’assistenza primaria, per garantire la continuità assistenziale, anche specialistica e le attività di prevenzione.

In questo, gioca un ruolo fondamentale il Distretto sanitario che costituisce il fulcro della clinical governance che gestisce i rapporti di presa in carico del paziente tra ospedale e territorio.

Dottore Luca secondo lei è possibile un modello efficace che finalmente possa a prendere in carico il paziente e mettere insieme ASP e Aziende Ospedaliere?

Non solo è possibile ma credo che ormai diventi obbligatorio nell’interesse di tutti soprattutto nell’interesse di un sistema come quello del sistema Stato nazionale che a 40 anni della riforma abbia bisogno di avere una rivisitazione.

E questa rivisitazione va fatta anche in funzione di quelle che sono le nuove esigenze di una popolazione che invecchia.

Tante patologie, grazie anche alla scienza, che prima erano diventate praticamente incurabili oggi sono curabili ma sono curabili perché c’è bisogno di una presa in carico che deve essere fatta da un sistema sinergico che vede nel territorio il perno e nelle aziende ospedaliere coloro i quali devono curare le fasi acute della problematica.

Ecco questo diventa la vera rivoluzione se insieme facciamo sistema.

I fondi del PNRR per la presa in carico del paziente

Sono le ASP le regine di questo momento perché è chiaro che per i presidi ospedalieri cambia ma per cambiare veramente bisognerà dare una percorso da poter eseguire per mandare i pazienti sul territorio.

Le ASP governano tutta la cronicità che c’è sul territorio che è un’enormità e hanno un ruolo principale.

Il che sarà davvero complicato e difficile e noi cercheremo di metterci tutto il nostro impegno.  Non sarà facile ma non solo per la necessità di organizzare bene il percorso quanto per quelle difficoltà oggettive che ci sono in questo momento nel reclutamento di figure specialistiche.

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