Home » Policlinico Catania: il management della cronicità

Malattie croniche: renali, reumatologiche, intestinali, neurologiche e cardiologiche I pazienti che soffrono di scompenso cardiaco, di broncopneumopatie croniche ostruttive e di diabete rientrano in un modello nel quale il sistema clinico è collegato a percorsi privilegiati su piattaforma digitalizzata. A descrivere come questo può avvenire è Antonio Lazzara, direttore sanitario Policlinico Vittorio Emanuele – Rodolfo Rodolico, di Catania. Progetto a cura di SINEOS Healthcare Solutions con il contributo non condizionato di TAKEDA.


COSA SONO LE MALATTIE CRONICHE?

Le patologie croniche rappresentano oggi una vasta gamma di malattie, come quelle reumatologiche, intestinali, cardiovascolari e neurodegenerative. Secondo le stime, nel 2030 ci saranno circa 17 milioni di abitanti italiani con malattie croniche.

Questo è dovuto alla crescente popolazione anziana, che rappresenta una parte sempre più consistente della popolazione italiana. La gestione dei pazienti cronici rappresenta quindi una sfida sempre più grande per il sistema sanitario.

Il 60% della spesa farmaceutica è destinato a pazienti sopra i 65 anni, e questo dato aumenta con l’età. Inoltre, oltre il 50% di questi pazienti presenta almeno due patologie croniche. Di fronte a questa situazione, è necessario sviluppare modelli innovativi per la gestione ottimale in termini di appropriatezza terapeutica per il futuro dei pazienti cronici.

MALATTIE CRONICHE: IL POLICLINICO DI CATANIA COME LE GESTISCE?

Il management della cronicità è un tema di grande attualità, soprattutto considerando il numero crescente di persone affette da malattie croniche.

Il Policlinico di Catania, una grande realtà ospedaliera universitaria, ha sviluppato un modello innovativo per la gestione delle patologie croniche, adottato anche in altre regioni italiane. Affrontiamo la gestione della cronicità in modo sistematico, partendo dalla definizione delle patologie che si vuole combattere.

In particolare, l’azienda si concentra sulla gestione delle patologie dello scompenso cardiaco, delle broncopneumopatie croniche ostruttive e del diabete di tipo 2. L’approccio adottato prevede la creazione di un sistema ingegnerizzato, che va oltre il sistema clinico dell’acuto e si concentra sulle piattaforme digitali.

In questo modo, è possibile garantire un’assistenza continua ai pazienti, dalla cura in ospedale alla riabilitazione territoriale, passando per la prevenzione.

MALATTIE CRONICHE: SU COSA SI BASA IL MODELLO DI GESTIONE DIGITALIZZATO?

Il modello di gestione digitalizzato della cronicità del Policlinico di Catania si basa sulla presa in carico del paziente acuto, identificato direttamente in un presidio territoriale di assistenza o in un ambulatorio di secondo livello.

Il paziente viene seguito in tutte le sue sfaccettature, anche a casa grazie all’utilizzo di strumenti di telemedicina. Prevede il monitoraggio quotidiano del paziente attraverso la assegnazione di strumenti come computer e saturimetri.

In questo modo, il paziente può essere seguito costantemente, evitando il flusso in un’area a rischio come quella ospedaliera. Il modello di gestione della cronicità del Policlinico di Catania rappresenta una grande innovazione nel campo della sanità italiana.

Tuttavia, ci sono anche alcune criticità che l’azienda ha dovuto affrontare. Ad esempio, la gestione dei pazienti durante la pandemia ha rappresentato una sfida importante per l’azienda.

GESTIONE APPROPRIATA DEL MALATO CRONICO: QUALI MODELLI INNOVATIVI PER IL FUTURO?

L’innovazione sta nella capacità di assistere il paziente anche presso la propria abitazione, grazie all’utilizzo di piattaforme informatiche e alla telemedicina. Inoltre, in un momento di crisi come quello legato alla pandemia, si è fatta virtù della difficoltà per creare sistemi che impediscono ai pazienti di venire in ospedale ma di seguirli indirettamente attraverso tutti i sistemi software disponibili.

Grazie a queste innovazioni, è possibile localizzare le cure a casa e rendere l’ospedale disponibile per i pazienti acuti. Si tratta di un approccio più efficiente ed efficace, che permette di evitare il ricovero in ospedale e di garantire la migliore assistenza possibile al paziente.

In sintesi, la gestione appropriata del malato cronico richiede modelli innovativi che consentano di assistere il paziente anche a distanza, attraverso l’utilizzo di piattaforme informatiche e della telemedicina. Grazie alla delocalizzazione delle cure, si può rendere l’ospedale disponibile per i pazienti acuti, garantendo al contempo la migliore assistenza possibile al paziente cronico.

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