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Oggi a Salute Pubblica parliamo di problemi all’udito e inquinamento acustico. Come difendersi da un nemico invisibile.


Oggi a Salute Pubblica parliamo di problemi all’udito e inquinamento acustico. Come difendersi da un nemico invisibile. In studio con Rosa Maria Di Natale ne parleranno il dott. Alfio Azzolina, Dirigente medico Otorinolaringoiatria, Ospedale “Cannizzaro” di Catania e Andrea Minutolo, Responsabile scientifico Legambiente nazionale. Intervista al prof. Francesco Asdrubali, docente di Fisica tecnica ambientale (Roma Tre) e presidente AIA.

INQUINAMENTO ACUSTICO: I PROBLEMI DELL’UDITO NELL’INVASIONE DEI RUMORI AMBIENTALI

L’inquinamento acustico è una preoccupante realtà che invade le nostre vite durante tutto l’anno, e ciò include anche i mesi estivi. Spesso sottovalutato, questo fenomeno rappresenta un grave rischio per la nostra salute, specialmente per l’apparato uditivo. Quando siamo esposti a suoni troppo intensi e persistenti, come quelli generati dal traffico automobilistico, portuale e ferroviario, la nostra salute può essere seriamente compromessa.

QUAL’È L’IMPATTO ACUSTICO SULLA SALUTE UMANA?

Molte professioni, in particolare quelle svolte in ambienti rumorosi, sono particolarmente a rischio. Operai, saldatori e lavoratori in cantieri affrontano costantemente martelli pneumatici, seghe elettriche e altre attrezzature rumorose, mentre insegnanti, dipendenti di locali come discoteche e ristoranti, e persino gli abitanti delle grandi città con il loro traffico intenso, sono soggetti a livelli di rumore nocivi.

Le conseguenze per la salute umana vanno ben oltre i danni all’udito. L’inquinamento acustico può provocare disturbi del sonno, ansia, problemi cardiovascolari, e persino compromettere le facoltà cognitive nei bambini. Secondo l’Agenzia Europea dell’Ambiente, oltre il 20% della popolazione europea è esposta a lungo termine a livelli di rumore dannosi per la salute, che corrispondono a più di 100 milioni di persone.

NORMATIVE E STRUMENTI DI MONITORAGGIO DELL’INQUINAMENTO ACUSTICO

L’Italia e l’Unione Europea hanno adottato normative e direttive specifiche per affrontare l’inquinamento acustico. La legge quadro sull’inquinamento acustico, la 447 del 1996, stabilisce criteri dettagliati per il monitoraggio delle fonti sonore e i limiti di esposizione consentiti. Le misure devono essere eseguite da professionisti iscritti a un apposito albo del Ministero dell’Ambiente, utilizzando strumentazioni calibrate e di elevata precisione, come i fonometri.

Il monitoraggio dell’inquinamento acustico serve ai sindaci e agli amministratori delle città per la pianificazione, il controllo e la protezione del territorio. L’inquinamento acustico è la seconda causa di insorgenza di patologie nell’Unione Europea, dopo l’inquinamento atmosferico, e pertanto è essenziale per la salute pubblica.

L’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE

La prevenzione è fondamentale per ridurre l’impatto dell’inquinamento acustico sulla nostra salute. Il rispetto delle soglie di esposizione raccomandate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (65 decibel durante il giorno e 55 decibel di notte) è un passo importante per proteggere l’udito e la salute generale.

Sia i governi che i singoli individui possono adottare misure per ridurre l’inquinamento acustico. La progettazione di infrastrutture e la pianificazione urbana possono integrare barriere fonoisolanti per ridurre il rumore. Inoltre, l’utilizzo di dispositivi protettivi per le orecchie in ambienti rumorosi, come cantieri o discoteche, può contribuire a preservare l’udito.

QUALI SONO LE PATOLOGIE CAUSATE DALL’INQUINAMENTO ACUSTICO?

L’inquinamento acustico è una realtà diffusa nelle nostre città e può avere effetti negativi significativi sull’apparato uditivo umano. I fonometri, gli strumenti mobili e le reti fisse sono utilizzati per monitorare e raccogliere dati sul livello di rumore ambientale, mentre le applicazioni per smartphone possono fornire misurazioni indicative. Durante il periodo di lockdown, le rilevazioni hanno mostrato una notevole riduzione del rumore, portando a riflessioni sul paesaggio sonoro e su come gestire il rumore in modo diverso per il benessere della società.

QUAL’È L’IMPATTO SULL’UDITO?

Le onde sonore sono energia meccanica vibratoria che l’orecchio interno trasforma in impulsi nervosi. Tuttavia, quando siamo esposti a rumori eccessivamente intensi e persistenti, l’organo dell’udito può subire danni. Questo può causare alterazioni nella percezione dei suoni, portando alla comparsa di disturbi come l’acufene e il tinnito.

L’acufene è un disturbo in cui si avverte un rumore costante o intermittente nelle orecchie o nella testa, senza fonte esterna. Il tinnito, invece, è un termine usato spesso come sinonimo di acufene, ma può anche indicare una sensazione di ronzio o fischio nell’orecchio associata a un danno uditivo.

L’esposizione prolungata all’inquinamento acustico può causare un danno acustico cronico. In questo caso, l’apparato uditivo subisce un’ipoacusia per le frequenze acute, portando a una riduzione dell’udito nelle alte frequenze. Questo può essere accompagnato dall’insorgenza di acufeni o tinniti, rendendo la percezione dei suoni meno nitida.

LA RIFLESSIONE DEL PAESAGGIO SONORO DURANTE IL LOCKDOWN

Durante il periodo di lockdown, il rumore ambientale è drasticamente diminuito. Questo ha permesso alle persone di percepire suoni normalmente mascherati dal caos urbano, come il rumore del vento, della pioggia e degli uccelli. Questa esperienza ha portato a una maggiore consapevolezza dell’impatto del rumore costante sulla nostra vita quotidiana e sulla nostra salute.

L’IMPORTANZA DEL MONITORAGGIO

Il monitoraggio dell’inquinamento acustico è fondamentale per valutare l’impatto sul nostro udito e sulla nostra salute. Strumenti come i fonometri e le reti fisse sono utilizzati per raccogliere dati e identificare le aree con elevati livelli di rumore. Applicazioni per smartphone possono fornire indicazioni orientative, ma per misurazioni precise, è necessario calibrare correttamente il fonometro.

La gestione del rumore e la prevenzione dell’inquinamento acustico sono cruciali per preservare la salute uditiva e il benessere generale della popolazione. La sensibilizzazione sulla questione è fondamentale per adottare misure adeguate e migliorare la qualità del paesaggio sonoro delle nostre città. La cooperazione tra autorità governative, professionisti e cittadini è essenziale per affrontare efficacemente i problemi dell’udito causati dall’inquinamento acustico.

COME PREVENIRE E PROTEGGERSI

L’inquinamento acustico rappresenta un grave problema per la salute dell’apparato uditivo umano. Il rumore di sottofondo, noto come acufene o tinnito, può causare danni permanenti e influire negativamente sulla nostra qualità di vita. Per prevenire e proteggersi da queste conseguenze, è necessario aumentare la consapevolezza del problema e adottare misure adeguate.

Molte persone possono non essere pienamente consapevoli dell’esistenza dell’inquinamento acustico e dei suoi effetti negativi sull’udito e sulla salute in generale. È fondamentale diffondere informazioni sulla natura del problema e sensibilizzare sia i cittadini che le istituzioni riguardo alla sua importanza.

PREVENZIONE E PROTEZIONE PER I CITTADINI

Per i cittadini esposti al rumore di sottofondo quotidiano, la prevenzione è il primo passo per proteggere l’udito. Ecco alcuni suggerimenti:

  1. Utilizzare Protezioni Individuali: per coloro che lavorano in ambienti rumorosi, come operai edili, insegnanti o lavoratori della ristorazione, l’uso di tappi per le orecchie o cuffie protettive è fondamentale per ridurre l’esposizione al rumore e proteggere l’udito.
  2. Evitare Esposizioni Prolungate: per i cittadini che vivono in centri urbani caotici o frequentano luoghi ad alto volume di rumore, è importante cercare di evitare esposizioni prolungate o eccessive al rumore. Ad esempio, stare lontano dalla cassa nelle discoteche o ridurre l’uso degli apparecchi elettronici con cuffie a volumi troppo elevati.
  3. Migliorare il Sonno: un corretto riposo notturno è fondamentale per la salute generale. Evitare rumori eccessivi durante il sonno è essenziale per un sonno ristoratore. L’insonnia causata dal rumore di sottofondo può avere effetti negativi sulla salute mentale e cardiovascolare.
  4. Cercare Luoghi Tranquilli: quando possibile, cercare luoghi tranquilli lontano dal traffico e dai rumori urbani. Passare del tempo in parchi e zone naturali può aiutare a ridurre l’esposizione al rumore e favorire il benessere generale.

QUALI POSSONO ESSERE LE SOLUZIONI ISTITUZIONALI?

Le istituzioni hanno un ruolo fondamentale nella prevenzione dell’inquinamento acustico. Ecco alcune azioni che possono essere intraprese:

  1. Attuare la Normativa Esistente: le istituzioni dovrebbero adempiere alla normativa italiana ed europea riguardo all’inquinamento acustico, garantendo una pianificazione adeguata per ridurre le sorgenti di rumore e proteggere i cittadini.
  2. Campagne di Informazione: pianificare campagne di informazione e sensibilizzazione per educare i cittadini sull’inquinamento acustico e sugli effetti sulla salute. Informare sulle misure di prevenzione e protezione può aiutare a ridurre l’esposizione al rumore.
  3. Pianificazione Urbana Sostenibile: la pianificazione urbana deve essere improntata alla sostenibilità e tenere in considerazione gli effetti dell’inquinamento acustico. Ridurre il traffico, migliorare il trasporto pubblico e creare aree verdi sono azioni che possono contribuire a un ambiente più silenzioso e salutare.
  4. Monitoraggio e Controllo: le istituzioni dovrebbero mettere in atto sistemi di monitoraggio dell’inquinamento acustico per identificare le aree più critiche e adottare misure adeguate.

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