Home » Allattamento al seno: prevenzione del cervico carcinoma e cultura

Allattamento, prevenzione del cervico carcinoma e narrazione. Questo il filo conduttore delle iniziative organizzate dall’Asp di Palermo in occasione della Settimana Mondiale dell’Allattamento.

Ne parliamo con la ginecologa Marylea Spedale, responsabile dell’Unità Operativa Dipartimentale dello Screening del cervico-carcinoma dell’Asp di Palermo con Rosanna Cortina, psicologa, componente del coordinamento aziendale allattamento dell’area territoriale, con Pierluca Pepe, ginecologo e componente del coordinamento aziendale allattamento per l’area ospedaliera, entrambi dell’Asp di Palermo.


CARCINOMA E ALLATTAMENTO

L’ASP di Palermo è l’azienda sanitaria territoriale più grande d’Italia e ha sposato chiaramente il tema della prevenzione perché è questa una delle mission che si è prefissa.

Riscontriamo una mancanza di adesione nonostante gli sforzi che l’Azienda cerca di fare per produrre tutta una serie di azioni a partire dalla lettera di invito personalizzata che arriva al domicilio della paziente riguardo tutte le iniziative itineranti dei comuni della nostra area metropolitana.

Abbiamo pensato che alle difficoltà delle donne che allattano e che quindi potessero aderire al programma di prevenzione.

Abbiamo pensato al superamento di queste difficoltà mettendo insieme un locale in un ambiente consono all’eventuale all’allattamento del piccolo o al suo cambio dando così la possibilità alle donne di fruire di questo grande momento di prevenzione che appunto è lo streaming del cervello.

COME AVVIENE LA PREPARAZIONE ALL’ALLATTAMENTO DURANTE LA GRAVIDANZA?

Prepariamo le donne all’allattamento durante i corsi di preparazione al parto. Conversando con loro durante le visite nei consultori. Qui cerchiamo far capire che l’allattamento è un metodo naturale di prevenzione che riduce sensibilmente il cancro della mammella, dell’utero, delle ovaie e anche intestinale.

Le informiamo anche sui benefici che ne derivano per il bambino poiché sappiamo dell’importanza degli anticorpi e del microbioma umano. Infatti questo viene trasferito dalla mamma alla bambino.

La flora intestinale della mamma in gravidanza condizionerà l’intera vita del bambino perché nel latte materno ci sono dei fattori di crescita molto importanti sia per lo sviluppo del sistema nervoso del bambino sia per gli altri tessuti.

L’ALLATTAMENTO NON È SEMPRE UN PROCESSO SPONTANEO, COSA FARE?

La nostra ASP ha implementato l’offerta di sportelli di allattamento; ogni consultorio familiare, come ogni punto nascita, infatti, sono dotati di uno sportello per il sostegno da offrire alle future mamme e non soltanto per dare informazioni ma anche per risolvere gli eventuali problemi che possono sorgere nell’allattamento.

Ogni punto nascita è dotato di operatori specializzati come psicologi, ginecologi, ostretici, pediatri, assistenti sociali e  pediatri in un’ottica di formazione trasversale. Al fine di sostenere, consigliare, guidare e infondere fiducia anche in tutte quelle mamme che nutrono sentimenti di insicurezza anche durante il periodo dell’allattamento.

ALLATTAMENTO E PREVENZIONE DEL CERVICO-CARCINOMA

Il cervico-carcinoma è una delle 3 linee di screening attivate su tutto il territorio nazionale. Lo si può fare quando la malattia si in fasi precoci per cui intercettandole nel periodo della gravidanza siamo sicuri di poter scongiurare l’evento funesto della mortalità.

Per quanto riguarda lo streaming del cervico-carcinoma facciamo di fatto una prevenzione secondaria, nel senso che andiamo a cercare delle lesioni. C’è da dire che per il tumore cervico-carcinoma esiste anche una prevenzione primaria che è di fatto il vaccino contro contro il papilloma virus.

Su circa 100 tipi di questi  tumori una cinquantina sono ad alto rischio oncologico. Attraverso l’esame della cellularità del collo dell’utero possiamo fare una diagnosi precoce.

In una società civile non si dovrebbe morire più di questo tipo di tumori purtroppo invece assistiamo ancora a circa 400 morti l’anno. In Australia, invece, dove da tempo si è attivata la campagna vaccinale sia nei maschi che nelle femmine con una copertura che è quasi dell’80% nelle alla popolazione femminile e del 73% circa nella popolazione maschile si arriverà nel 2035 a 4 casi ogni 100.000 abitanti.

IN CHE MODO IL MICROBIOMA UMANO PASSA DALLA MAMMA AL FETO?

Durante i nove mesi, prendersi cura del microbiota intestinale è fondamentale per il benessere della futura mamma, ma anche per la salute del bambino che nascerà. Sappiamo infatti che il bambino quando nasce per via naturale con l’attraversamento del canale del parto viene a contatto con la flora vaginale. 

I cosiddetti primi mille giorni di vita, finestra temporale che intercorre dal concepimento al compimento del secondo compleanno, sono determinanti per il futuro biologico dell’individuo.

Le fibre assunte dalla futura mamma non vengono digerite a livello intestinale, ma trasformate da specifici batteri intestinali in acidi grassi a catena corta che, attraverso la placenta, raggiungono il feto.

Qui programmano la maturazione delle cellule neuronali e pancreatiche, favorendo lo sviluppo cerebrale del bambino, il meccanismo di assorbimento dei grassi, il sistema di regolazione fame-sazietà e un’ottimale modulazione del sistema immunitario.

Per inviare le storie e prenotare lo screening: coordinamento.allattamento@asppalermo.org

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