Home » Anoressia, Bulimia e Binge Eating Disorder: come affrontarle?

In Italia sono circa 3 milioni le persone che soffrono di disturbi dell’alimentazione di cui circa 2,3 milioni sono adolescenti. Quali sono i principali disturbi e qual è il percorso per uscirne? Ne parliamo con Carmelita Russo, psicoterapeuta e neuropsichiatra infantile e Graziella Trovato, psicoterapeuta e psicologa, entrambe del reparto di Neuropsichiatria infantile dell’ospedale di Acireale, Asp 3 di Catania.


DISTURBI ALIMENTARI: COSA SONO I DISTURBI DELLA NUTRIZIONE?

Quando ci riferiamo ai disturbi del comportamento alimentare, è importante sottolineare che oggi vengono chiamati più correttamente disturbi della nutrizione. Questo perché si pongono l’attenzione non solo sul comportamento individuale legato all’alimentazione, ma anche sulla relazione tra l’individuo e il nutrimento.

Il nutrimento rappresenta da sempre un aspetto fondamentale della vita, associato al piacere e alla convivialità. Tuttavia, è preoccupante constatare che negli ultimi tempi si è sviluppata una sorta di fobia nei confronti del cibo, che ha generato paura e ansia in molte persone, soprattutto nei giovani.

DISTURBI DELLA NUTRIZIONE: QUALI SONO I SINTOMI?

I disturbi alimentari si manifestano attraverso una serie di sintomi che possono indicare un comportamento ossessivo e nocivo legato all’alimentazione. Ad esempio, quando il comportamento alimentare smette di essere piacevole e occasionale, diventando invece una preoccupazione costante e ossessiva, può essere un segnale di allarme.

Alcuni sintomi comuni includono una ricerca ossessiva della perfezione legata alla forma del corpo, un’ossessione per la magrezza e una bassa autostima. Questi disturbi possono anche influenzare le relazioni sociali e comportamentali dei giovani, portandoli a perseguire il perfezionismo in tutti gli aspetti della loro vita.

DISTURBI ALIMENTARI: CHE COS’È L’ANORESSIA?

Parlando di disturbi dell’alimentazione, è naturale che la mente si focalizzi immediatamente sull’anoressia, la forma più eclatante e conosciuta. Nell’anoressia, il paziente si immerge in una ricerca ossessiva della magrezza, percependo il proprio corpo come sempre grasso, nonostante sia magro nella realtà.

Questa distorsione della percezione corporea porta all’adozione di comportamenti di riduzione del cibo ed eliminazione dei pasti condivisi. Sono presenti numerosi indicatori che possono far sospettare la presenza di questa condizione in un individuo, specialmente nei ragazzi.

DISTURBI ALIMENTARI: CHE COS’È LA BULIMIA?

Un altro disturbo dell’alimentazione molto diffuso è la bulimia, caratterizzata da episodi di alimentazione incontrollata seguiti da comportamenti compensatori, come il vomito autoindotto o l’uso di lassativi. I pazienti bulimici spesso provano vergogna, sensi di colpa e si sentono in colpa per i loro comportamenti, motivo per cui inizialmente tendono a nascondere il problema e a rifiutare le cure.

La bulimia causa una grande sofferenza, soprattutto durante l’adolescenza, e può emergere anche come una fase successiva all’anoressia o manifestarsi direttamente in adolescenti più grandi.

DISTURBI ALIMENTARI: CHE COS’È IL BINGE EATING DISORDER?

Negli ultimi tempi, si è assistito a un aumento dei disturbi dell’alimentazione anche nei bambini e negli adolescenti, tra cui spicca l’alimentazione incontrollata. Questo disturbo si manifesta con l’assunzione di eccessive quantità di cibo durante i pasti, senza che siano seguiti da comportamenti di eliminazione dell’eccesso, come il vomito o l’attività fisica intensa.

Il cibo diventa un modo per “anestetizzare” le emozioni negative e gestire momenti di crisi. Al termine delle abbuffate inoltre chi è affetto da questo disturbo avverte profonde sensazioni di disagio e colpa legate alla percezione di “perdita di controllo” rispetto alla quantità di cibo ingerita durante l’abbuffata.

QUALI SONO I FATTORI DI RISCHIO?

I disturbi alimentari possono essere influenzati da diversi fattori di rischio. Ad esempio, i bambini che hanno avuto difficoltà con l’alimentazione fin da piccoli, come l’iperselettività alimentare o l’ansia legata all’assunzione di cibi nuovi, sono più suscettibili a sviluppare disturbi alimentari.

Altri fattori di rischio includono condizioni mediche come il diabete e gli stili alimentari particolari presenti in famiglia. Inoltre, la società moderna con il suo culto della perfezione e dell’apparenza può contribuire al proliferarsi dei disturbi alimentari tra gli adolescenti.

GESTIONE E TERAPIA DEI DISTURBI ALIMENTARI

La gestione e la terapia dei disturbi alimentari richiedono un approccio multiprofessionale e integrato. È importante coinvolgere professionisti della salute, come psicoterapeuti, dietisti, nutrizionisti, pediatri e altri specialisti, per fornire una visione completa e approfondita del problema.

Il supporto familiare è cruciale, e le famiglie devono essere incoraggiate a cercare aiuto il prima possibile. In alcuni casi, potrebbe essere necessario il ricovero ospedaliero per garantire una gestione sicura del disturbo.

L’IMPATTO DEI SOCIAL MEDIA

I social media possono avere un impatto significativo sulla diffusione e sullo sviluppo dei disturbi alimentari tra gli adolescenti. I giovani possono essere influenzati da modelli di perfezione e bellezza che promuovono comportamenti alimentari disfunzionali.

Inoltre, i social media possono fornire una piattaforma per la condivisione di idee e supporto tra coloro che soffrono di disturbi alimentari. È essenziale educare i giovani a mettere in risalto quello che il proprio corpo sa fare indipendentemente dalla sua bellezza e aiutarli a considerare l’essere interiore più importante dell’essere esteriore.

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