Home » Antibiotico resistenza: novità in campo terapeutico per contrastarla

L’antibiotico-resistenza, fenomeno emergente da alcuni anni, di cui si fatica a prendere consapevolezza. Ne parliamo ancora a “Prima Pagina Salute“. In studio Marco Falcone, professore ordinario di Malattie Infettive all’Università di Pisa.


ANTIBIOTICO RESISTENZA: UN PROBLEMA EMERGENTE

L’antibiotico resistenza è un problema emergente e attuale, ma ancora poco conosciuto dal grande pubblico. Questo fenomeno riguarda tutti i microrganismi, ma soprattutto i batteri, che sviluppano meccanismi molecolari genetici che li rendono resistenti agli antibiotici a cui sono esposti.

Gli antibiotici sono stati uno dei farmaci che hanno cambiato la storia della medicina, permettendo di curare le infezioni e di effettuare interventi chirurgici e trapianti d’organo. Tuttavia, l’eccessivo uso di antibiotici in ospedale e nella comunità, nonché l’enorme consumo di antibiotici nell’industria agricolo-alimentare, ha favorito lo sviluppo di antibiotico resistenza nei batteri.

In Italia, il fenomeno dell’antibiotico resistenza è particolarmente preoccupante, tanto che il nostro Paese è il primo in Europa per tasso di mortalità. Questo risultato negativo è dovuto principalmente al consumo eccessivo di antibiotici, che è statisticamente più alto rispetto ad altre nazioni.

Uno dei fattori che contribuisce a questo consumo eccessivo è la cattiva educazione al corretto uso degli antibiotici da parte della classe medica. Spesso, infatti, gli antibiotici vengono prescritti senza una reale necessità, sia dai medici di famiglia che in ospedale.

La situazione in Italia è quindi molto preoccupante, ma è importante che il grande pubblico ne sia consapevole per poter agire in modo preventivo. Il corretto uso degli antibiotici, evitando l’auto-prescrizione e seguendo le indicazioni del medico, è fondamentale per prevenire l’antibiotico resistenza.

Inoltre, è necessario che vengano adottate politiche di controllo del consumo di antibiotici nell’industria agricolo-alimentare, in modo da limitare il rischio di selezione dei generi di resistenza che possono essere trasmessi all’uomo.

COM’È POSSIBILE PREVENIRE L’ANTIBIOTICO RESISTENZA?

La resistenza agli antibiotici rappresenta uno dei principali problemi emergenti nel campo della sanità pubblica, con un impatto significativo sulla salute dei pazienti e sulla sostenibilità dei sistemi sanitari.

Le 3 grandi direttrici per combattere l’antibiotico resistenza sono la riduzione del consumo di antibiotici, l’ammodernamento delle strutture ospedaliere e la formazione del personale sanitario.

Ridurre il consumo di antibiotici è fondamentale per limitare la diffusione dei batteri resistenti. L’uso eccessivo e improprio di antibiotici, infatti, favorisce la selezione dei batteri resistenti e la diffusione delle infezioni. I medici devono prescrivere antibiotici solo quando sono necessari e scegliere l’antibiotico più appropriato in base alla gravità dell’infezione e al tipo di batterio.

L’ammodernamento delle strutture ospedaliere è essenziale per prevenire la diffusione di infezioni. Le strutture devono essere in grado di isolare i pazienti infetti e dividerli dai non infetti. Inoltre, devono avviare procedure di isolamento e di disinfestazione delle stanze per limitare la diffusione dei batteri.

La formazione del personale sanitario è cruciale per garantire un uso corretto degli antibiotici e delle procedure di prevenzione delle infezioni. I medici, gli infermieri e gli altri operatori sanitari devono essere formati sulla gestione delle infezioni e sull’uso appropriato degli antibiotici.

Tuttavia, non basta sintetizzare nuovi antibiotici per combattere l’antibiotico resistenza. I batteri sono in grado di sviluppare la resistenza anche ai nuovi antibiotici. Pertanto, è necessario utilizzare in modo corretto i nuovi antibiotici, prevenire le infezioni e lavorare a monte per ridurre il numero di infezioni prevenibili.

In Italia, ci sono diversi batteri critici identificati dall’OMS, come le clubsiello, gli entero batteri resistenti a garbapegi e la candidauris, un fungo resistente agli antifungini.

Sono disponibili nuovi antibiotici che possono essere utilizzati per combattere i batteri super resistenti, ma la strategia per combattere l’antibiotico resistenza non deve basarsi solo sulla sintesi di nuovi antibiotici. È necessario lavorare a monte per prevenire le infezioni e utilizzare correttamente gli antibiotici esistenti.

ANTIBIOTICO RESISTENZA: UNA MINACCIA NON SOLO OSPEDALIERA

L’antibiotico resistenza è un problema globale che rappresenta una minaccia per la salute pubblica in tutto il mondo. Mentre solitamente si parla dell’uso di antibiotici negli ospedali, la resistenza ai farmaci è anche una realtà in comunità.

Negli ospedali vengono impiegati nuovi antibiotici, ma in comunità, gli antibiotici a disposizione sono praticamente gli stessi di 10-15 anni fa. Questo è un problema grave poiché i microrganismi resistenti non dovrebbero essere presenti in comunità, ma i pazienti che si trovano in strutture di riabilitazione o residenze sanitarie assistite si colonizzano e si infettano con batteri resistenti.

Inoltre, molti pazienti fanno ricorso all’autoprescrizione di antibiotici, utilizzandoli anche per infezioni virali che non richiedono la terapia antibiotica. Questo uso scorretto di antibiotici contribuisce alla diffusione della resistenza.

COSA POSSIAMO FARE PER COMBATTERE QUESTO FENOMENO?

In primo luogo, è importante sensibilizzare il pubblico sull’importanza dell’uso corretto degli antibiotici e dell’importanza di seguire sempre le indicazioni del medico. Inoltre, è necessario investire in ricerca e sviluppo di nuovi antibiotici per il trattamento delle infezioni in comunità, per combattere la resistenza ai farmaci.

In conclusione, l’antibiotico resistenza è un problema che riguarda sia gli ospedali che la comunità. È importante prendere le giuste misure per contrastare questo fenomeno e preservare l’efficacia degli antibiotici per il futuro.

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