Home » Chirurgia dell’obesità: come recuperare dopo l’intervento chirurgico

In Italia le persone con obesità sono almeno 6 milioni, di cui 1 milione e 400mila affette da grande obesità. Gli interventi di chirurgia bariatrica aumentano ogni anno. Come recuperare in maniera veloce subito dopo l’intervento chirurgico. Parliamo del nuovo protocollo terapeutico. Lo facciamo con il professore Vincenzo Pilone, componente del consiglio direttivo SICOB, Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle malattie metaboliche.


OBESITÀ: UNA PANDEMIA SEMPRE PIÙ DIFFUSA

L’obesità è un problema sempre più diffuso, che ha assunto ormai le dimensioni di una pandemia. Il nostro stile di vita moderno, caratterizzato da una ridotta attività fisica e da una maggiore comodità, ha portato a un aumento del peso corporeo e delle patologie ad esso associate.

In passato, l’obesità infantile era vista come un segno di salute, ma oggi sappiamo che non è così. La giusta nutrizione è fondamentale per evitare carenze vitaminiche e proteiche. Infatti, il concetto di “malnutrito obeso” indica che l’obesità non è solo una questione di calorie in eccesso, ma può comportare anche una carenza nutrizionale.

L’obesità rappresenta una dipendenza molto complessa da eliminare, simile a quella da alcol o fumo. Mentre è possibile vivere senza alcol o fumo, non è possibile farlo senza cibo. Inoltre, perdere peso non è sufficiente: il mantenimento del calo di peso è il vero problema, in quanto basta un evento improvviso nella vita quotidiana per far riprendere tutto il peso perso.

La chirurgia dell’obesità è diventata una soluzione sempre più diffusa per trattare questa condizione. In Italia, si eseguono circa 22.400 interventi all’anno. La regione in cui si eseguono più interventi è la Campania, seguita dalla Lombardia. Questa differenza è probabilmente dovuta al fatto che il ceto medio-alto del nord si alimenta in modo più vario e ricco di insaccati e formaggi, mentre il ceto medio-basso del sud si alimenta principalmente di pasta.

CHIRURGIA DELL’OBESITÀ: COSA SAPERE PRIMA DI OPERARSI

L’obesità è una patologia che colpisce sempre più persone in tutto il mondo e può causare gravi problemi di salute come diabete, malattie cardiache e colesterolo alto. Spesso, l’unico modo per affrontare il problema dell’obesità è attraverso un intervento chirurgico, ma ci sono molti fattori da considerare prima di prendere questa decisione.

Per cominciare, è importante trovare un centro di eccellenza accreditato dalla società, dove il paziente possa ricevere cure di alta qualità e attenzione specializzata. Questo tipo di intervento richiede letti specifici per pazienti obesi, attrezzature per la rianimazione e una serie di operatori qualificati.

L’operazione stessa è un intervento complesso e difficile che può portare a complicanze. Tuttavia, se gestite in modo adeguato, queste complicanze sono naturalmente risolvibili. È fondamentale curare l’obesità come un problema di salute e non come un problema estetico. Questa patologia spesso è accompagnata da altre malattie, come il diabete, il colesterolo alto e difficoltà alla deambulazione.

Per questo motivo, è importante che il paziente segua un percorso di riabilitazione che preveda il recupero più rapido possibile. Un protocollo terapeutico chiamato G.A.S. (Gastric Anti-stasis) è stato sviluppato per questo scopo, che consente una riabilitazione più rapida senza l’uso di un sondino naso-gastrico o altre misure invasive.

Il protocollo prevede una serie di indicazioni che iniziano nel preoperatorio, dove il paziente incontra un team multidisciplinare che lo guiderà attraverso il percorso di riabilitazione. Il protocollo coinvolge anche il personale infermieristico della sala operatoria e del reparto, gli anestesisti e tutti i medici che collaborano. Il paziente viene informato che potrà alzarsi dal letto dopo due ore dall’intervento, si alimenterà il giorno successivo e tornerà a casa dopo tre giorni.

COS’È LA CHIRURGIA BARIATRICA?

La chirurgia bariatrica è una procedura che modifica l’apparato digerente al fine di ridurre l’assorbimento dei nutrienti o limitare la quantità di cibo che può essere consumato. Questo tipo di intervento è indicato per i pazienti obesi che hanno già provato altre terapie senza successo e che presentano complicanze di salute come diabete, ipertensione e apnea del sonno.

Il primo requisito per un centro di eccellenza che si occupa di chirurgia dell’obesità è di eseguire almeno 100 interventi all’anno. Inoltre, deve essere presente una rianimazione all’interno della struttura o una convenzione con una rianimazione nelle vicinanze. La struttura deve avere delle visite specialistiche, come quella di un gastroenterologo, un cardiologo e un endocrinologo, per la valutazione pre-operatoria del paziente.

Inoltre, la struttura deve essere in grado di gestire i pazienti obesi in modo adeguato, anche dal punto di vista logistico. Ad esempio, deve avere letti, sedie a rotelle e attrezzature diagnostiche adatte alle dimensioni dei pazienti obesi. Anche le porte devono essere più larghe per consentire il passaggio delle barelle e delle sedie a rotelle.

Un altro requisito importante è l’ambulanza del trasporto degli obesi. Non tutti i centri dispongono di questo servizio, ma è essenziale per garantire un trasporto sicuro dei pazienti obesi.

Inoltre, il centro deve avere una radiologia con una tac in grado di supportare pazienti con peso superiore ai 130 kg, e il personale deve essere specializzato nella gestione dei pazienti obesi.

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