Home » Come migliorare i sintomi del Parkinson con lo sport

Il Parkinson è una malattia neurodegenerativa che colpisce il sistema nervoso centrale. Si stima che attualmente affligga circa 400mila italiani. Per questa malattia non esiste ancora una cura ma lo sport, insieme ad altre terapie, sembra rallentarne la progressione. Ne parliamo con Leonardo Lopiano, neurologo dell’Università degli Studi di Torino e presidente di Fondazione LIMPE per il Parkinson onlus.


CHE COS’È LA MALATTIA DI PARKINSON?

La malattia di Parkinson è una patologia neurodegenerativa che si manifesta principalmente con disturbi del movimento. I sintomi cardinali della malattia sono il rallentamento dei movimenti, la rigidità muscolare e il tremore. La causa principale della patologia è la carenza di dopamina, un neurotrasmettitore chimico a livello cerebrale.

QUAL’È IL LEGAME TRA PARKINSON E SPORT?

Esistono molte evidenze scientifiche che dimostrano come l’attività fisica possa essere utile sotto vari aspetti nella gestione della malattia. In primo luogo, ci sono prove che l’attività fisica possa ridurre il rischio di insorgenza della malattia o ritardarne l’insorgenza. Inoltre, può rallentare la progressione della malattia, migliorare i sintomi motori e non motori, come ad esempio la depressione, i disturbi del sonno e quelli gastrointestinali.

L’attività fisica, soprattutto di tipo aerobico, può aiutare a rendere i muscoli meno rigidi, migliorare l’attività cardiovascolare e stimolare la plasticità cerebrale, ovvero la capacità del cervello di modificarsi e migliorarsi continuamente. Ci sono prove che dimostrano che l’esercizio fisico possa favorire la produzione di fattori di crescita per le cellule nervose e preservare l’integrità delle stesse.

La danza è un’attività altamente consigliata per le persone che soffrono di Parkinson, poiché favorisce il ripristino dei movimenti ritmici e migliorare l’equilibrio. Altre attività fisiche altamente consigliate sono camminare, correre e fare esercizi aerobici in generale. È importante sottolineare, tuttavia, che ogni tipo di attività fisica deve essere sempre controllata dal proprio medico di fiducia.

IL NUOTO È UNO SPORT CHE PUÒ AIUTARE?

La risposta è si. Il nuoto coinvolge praticamente tutti i muscoli del nostro organismo ed è particolarmente indicato per i pazienti con Parkinson.

Una bellissima iniziativa che si svolge ogni anno è la Swim for Parkinson, organizzata dalla Fondazione Limpe. Si tratta di una traversata dello Stretto di Messina che coinvolge anche i pazienti che affrontano l’impresa.

Tuttavia, l’attività fisica deve essere costante per avere un effetto positivo sulla malattia e non interrompere il suo effetto. Inoltre, è importante adattare l’attività fisica alle proprie esigenze e condizioni di salute, sia in base all’età che alle condizioni personali del paziente.

Si consiglia di fare attività fisica almeno 3-4 volte alla settimana, per 30-40 minuti al giorno. Il momento migliore della giornata per fare sport è la mattina fino all’ora di pranzo, mentre nel pomeriggio e alla sera la riduzione dell’efficacia delle terapie e dell’assorbimento dei farmaci può ridurre l’effetto dell’attività fisica.

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