Home » Interventi COVID-19 dell’ospedale Cannizzaro – Catania

Un programma pilota di telemedicina per l’assistenza a domicilio dei pazienti COVID-19 e la raccolta di plasma “iperimmune” da soggetti guariti dallo stesso, da destinare alla cura da chi ne è ancora effetto. Questi gli interventi di governance della pandemia messi in campo dall’Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania. Ne parliamo con il direttore generale Salvatore Giuffrida.


INTERVENTI COVID-19: IN COSA CONSISTE IL PROGETTO DI RIABILITAZIONE RESPIRATORIA DEI PAZIENTI POST COVID-19 DEL CANNIZZARO?

Il progetto di telemedicina e assistenza a domicilio dell’Ospedale Canizzaro prevede la possibilità di curare i pazienti Covid-19 come se fossero assistiti in ospedale, ma con la comodità di essere seguiti da casa propria.

Questo rappresenta un esempio virtuoso di integrazione tra ospedale e territorio, dove le varie professionalità e competenze sono interscambiabili e alleggerisce, tra l’altro  la pressione sugli ospedali.

In caso di criticità ed emergenza, si avvisa l’operatore che assiste i pazienti, lui avvisa prontamente il 118 per il trasferimento in ospedale. Se il paziente dovesse arrivare in ospedale tramite il pronto soccorso, viene ripreso il percorso terapeutico attraverso la centrale operativa di pneumologia, dove l’operatore è già al corrente del caso e può continuare immediatamente l’assistenza.

INTERVENTI COVID-19: CHE PERCORSO SVOLGONO I PAZIENTI CHE NON NECESSITANO DI RICOVERO?

I pazienti che presentano lievi deficit ventilatori e non necessitano obbligatoriamente di essere ricoverati, ma possono essere opportunamente monitorati da remoto con un ventilatore portatile consegnato direttamente al paziente vengono addestrati al corretto utilizzo del ventilatore e monitorati a distanza.

Viene monitorato l’andamento dei parametri fondamentali e l’utilizzo dei ventilatori, da remoto, attraverso una centrale operativa presente all’interno del presidio ospedaliero, segnatamente presso l’Unità operativa di Pneumologia.

INTERVENTI COVID-19: CHE PERCORSO SVOLGONO COLORO CHE SONO STATI RICOVERATI IN OSPEDALE?

Una seconda tipologia di pazienti è rappresentata da coloro che sono già stati ricoverati in ospedale e hanno migliorato la capacità ventilatoria, ma che presentano ancora alcune criticità.

Anche in questo caso, il paziente può essere seguito al domicilio con un ventilatore e monitorato da un medico presente all’interno della centrale operativa dell’Unità operativa di Pneumologia, che monitorizza i parametri e l’attività dei ventilatori meccanici.

Nel caso di alert, l’operatore può intervenire telefonicamente o, in casi ancora più importanti, avvisare i colleghi del 118 per il trasferimento in ospedale.

LA REGIONE SICILIA HA AUTORIZZATO IL CANNIZZARO ALL’USO DEL PLASMA IPERIMMUNE, DI COSA SI TRATTA?

Il plasma iperimmune per il trattamento dei pazienti affetti da Covid-19 è un’importante iniziativa messa in campo dall’azienda ospedaliera Cannizzaro, autorizzata dalla regione Sicilia all’uso compassionevole.

Il plasma è veicolo degli anticorpi sviluppati dall’organismo per combattere il virus, quindi l’ospedale ha la possibilità di raccoglierlo da pazienti guariti per utilizzarlo nel trattamento di pazienti affetti da Covid-19.

CHI PUÒ DONARE IL PLASMA IPERIMMUNE?

In linea di massima, i requisiti non sono particolarmente stringenti e una larga fetta della popolazione può donare. Tuttavia, è necessario aver avuto la patologia ed esserne completamente guariti, dopo l’evidenza di laboratorio dell’RNA virale dal tratto respiratorio superiore o essere risultati positivi per la presenza di anticorpi specifici.

Non si raccoglie il plasma di pazienti ultra ottantenni o con patologie particolarmente gravi. Possono donare anche i pazienti guariti che hanno ricevuto un vaccino anti-Covid. Chi vuole contribuire alla raccolta di plasma iperimmune può contattare la medicina trasfusionale dell’ospedale Cannizzaro per avere maggiori informazioni.

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