Home » La pubertà precoce nelle bambine è rischiosa?

Nel 2020 i casi di pubertà precoce sono più che raddoppiati. Lo dice uno studio condotto dal Bambino Gesù di Roma. Quali sono le cause e quali rischi comporta questa patologia? Ne parliamo con Carla Bizzarri, pediatra endocrinologa dell’Ospedale Pediatrico  Bambino Gesù che ha coordinato lo studio.


PUBERTÀ PRECOCE: UNO STUDIO SVELA NUOVI DATI

Uno studio di rilievo, coordinato dall’Ospedale Bambino Gesù e coinvolgente numerosi centri di eccellenza come l’Ospedale Gaslini di Genova, il Policlinico Federico II di Napoli e l’Ospedale Pediatrico di Cagliari, ha fornito importanti risultati in merito alla pubertà precoce. Lo studio, basato su un’analisi epidemiologica condotta nel 2020, ha rilevato un significativo aumento delle consultazioni per sospetta pubertà precoce durante i mesi dell’lockdown e il semestre da marzo a settembre.

Questo studio multicentrico si è concentrato anche sull’identificazione dei fattori ambientali che possono influenzare l’incidenza della pubertà precoce. Attraverso un questionario somministrato ai genitori dei bambini coinvolti nello studio, sono stati analizzati diversi aspetti, tra cui l’alimentazione e le variazioni nelle attività quotidiane.

In particolare, si è osservato un drastico ridimensionamento dell’attività fisica e dell’esercizio fisico durante i mesi della pandemia, così come un aumento significativo del tempo trascorso davanti ai dispositivi elettronici. Questo aumento del tempo di esposizione allo schermo è risultato particolarmente rilevante per le bambine affette da pubertà precoce, in quanto si sommava al tempo trascorso per attività didattiche e giochi elettronici nel tempo libero.

L’identificazione di tali fattori ambientali e il loro impatto sull’incidenza della pubertà precoce nelle donne rappresentano un passo significativo nella comprensione di questa condizione.

È fondamentale promuovere una corretta alimentazione, favorire l’attività fisica e monitorare attentamente l’uso dei dispositivi elettronici nelle giovani ragazze al fine di prevenire e gestire la pubertà precoce.

PUBERTÀ PRECOCE NELLE BAMBINE

È una condizione che sta ricevendo sempre più attenzione in Italia, con un significativo aumento di casi rispetto all’epidemiologia classica. Uno studio ha rilevato un incremento del 122% rispetto all’anno precedente, sollevando preoccupazioni riguardo ai rischi associati a questa patologia.

In particolare, comporta un’accelerazione del processo di maturazione che può influire sulla crescita staturale e sulla salute emotiva e sociale dei bambini affetti.

Tale fenomeno sembra essere più evidente nelle ragazze rispetto ai ragazzi. Nel nostro studio, non è stato osservato alcun aumento significativo nei maschi, mentre si è riscontrato un notevole aumento nei casi di pubertà precoce nelle femmine.

La ragione di questa differenza non è ancora chiara, ma è noto che il processo puberale è diverso tra i due sessi. La pubertà precoce è più frequente nelle ragazze, con un rapporto di circa 9:1 rispetto ai ragazzi. Si ritiene che la pubertà maschile sia meno influenzata da fattori ambientali e che sia più spesso il risultato di processi patologici o predisposizione genetica.

QUALI SONO LE CAUSE E I FATTORI DI RISCHIO DELLA PUBERTÀ PRECOCE?

Mentre non esiste una spiegazione definitiva per la differenza di incidenza tra i sessi, è importante considerare i possibili fattori di rischio associati alla patologia. Lo stile di vita sedentario e l’aumento del tempo trascorso davanti allo schermo sembrano essere fattori influenti.

Nel nostro studio, le bambine affette da pubertà precoce avevano uno stile di vita più sedentario anche prima della pandemia, che è peggiorato ulteriormente durante i mesi di lockdown. È stato dimostrato che lo stress emotivo e gli eventi stressanti possono essere correlati all’esordio precoce della pubertà, soprattutto nelle femmine.

QUALI SONO GLI EFFETTI E I TRATTAMENTI?

Può avere diversi effetti sulla crescita staturale, causando una perdita di statura rispetto al potenziale genetico. Inoltre, può comportare disagio psicologico e difficoltà di adattamento sociale per i bambini affetti.

Tuttavia, non tutti i casi di pubertà precoce richiedono un trattamento. Le forme di pubertà precoce a rapida evoluzione, che presentano un rapido sviluppo e richiedono terapia farmacologica, sono quelle che necessitano di intervento.

Esistono farmaci sicuri, noti come analoghi dell’ormone ipotalamico, che possono bloccare ulteriori progressi della pubertà fino a quando sarà appropriato riprendere il normale sviluppo.

COME DIAGNOSTICARLA?

La pubertà precoce è un fenomeno che può preoccupare molti genitori, ma è importante essere consapevoli dei segni da osservare e delle opzioni diagnostiche disponibili. In particolare, nel sesso femminile, il primo segno evidente può essere la comparsa del bottone mammario, accompagnato da sensazioni dolorose.

Durante una visita pediatrica, il pediatra può facilmente rilevare questo segno, insieme all’accelerazione della crescita staturale.

Nel caso delle femmine, i due segni cardine da osservare sono il bottone mammario e l’inizio dell’accelerazione della crescita. Nei maschi, l’accelerazione della crescita può essere leggermente più tardiva. Oltre all’esame clinico, possono essere prescritti esami specifici, talvolta anche dall’endocrinologo, per confermare la diagnosi.

Uno degli esami utili è la valutazione dell’età ossea tramite una radiografia della mano sinistra, che viene confrontata con standard di riferimento. Nei bambini affetti dalla patologia , si osserva un’accelerazione della maturazione ossea, indicando un’età ossea superiore rispetto a quella anagrafica, a causa della rapida crescita ossea dovuta agli ormoni sessuali.

Un altro esame semplice e informativo per le bambine è l’ecografia pelvica, che permette di valutare le dimensioni dell’utero, degli ovaie, lo sviluppo follicolare e la maturazione uterina.

Gli esami ormonali sono utilizzati sia nel caso delle bambine che dei bambini per confermare la presenza di pubertà precoce. In aggiunta, nel caso dei maschi, possono essere effettuate anche radiografie testicolari per valutare la maturazione e lo sviluppo degli organi riproduttivi.

È comprensibile che i genitori desiderino conoscere le misure preventive per ritardare l’esordio della pubertà o prevenire la pubertà precoce. È importante ricordare che la pubertà è principalmente un fenomeno fisiologico, con un’età di inizio che rientra nella norma. Tuttavia, alcuni fattori ambientali come sovrappeso, obesità e sedentarietà sono stati associati alla pubertà precoce.

Come consiglio per i genitori, è consigliabile monitorare attentamente i propri bambini e promuovere uno stile di vita sano. Evitare l’aumento eccessivo del peso attraverso una dieta equilibrata e favorire l’attività fisica regolare possono contribuire a mantenere una pubertà nel range di normalità.

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