Home » L’incidenza della prevenzione sul rischio cardiovascolare

Ogni anno 230 mila morti di infarto solo in Italia. Cosa fare per prevenire le malattie cardiovascolari. Ne parliamo con Salvatore Di Somma, professore di Medicina interna dell’Università La Sapienza di Roma.


COSA SONO LE MALATTIE CARDIOVASCOLARI E COME IL COVID HA INFLUENZATO LA PREVENZIONE?

Le malattie cardiovascolari sono una serie di patologie che colpiscono il cuore e i vasi sanguigni. Queste patologie possono manifestarsi in diverse forme, tra cui l’infarto, l’ictus, l’arteriosclerosi e l’ipertensione.

Le malattie cardiovascolari sono tra le principali cause di morte in tutto il mondo. Esse comprendono diverse patologie come l’infarto del miocardio, l’insufficienza cardiaca, l’angina pectoris e l‘ictus cerebrale. Queste patologie sono spesso legate a fattori di rischio come l’ipertensione, il fumo, il diabete, l’ipercolesterolemia e la sedentarietà.

Il COVID-19 ha avuto un impatto significativo sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari. Innanzitutto, ha ridotto la possibilità dei pazienti di accedere a meccanismi di prevenzione sia primaria che secondaria, poiché molte persone hanno evitato di recarsi ai controlli medici per paura del contagio. Inoltre, recenti studi hanno dimostrato che i pazienti che hanno contratto il COVID-19 hanno un aumento del rischio di infarto e ictus a distanza di tempo.

L’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE

Per contrastare questo fenomeno, è fondamentale prestare grande attenzione alla prevenzione cardiovascolare. In particolare, è possibile valutare il rischio cardiovascolare di un paziente attraverso lo score di rischio CARDIO-SCORE. Questo sistema di valutazione del rischio si basa sulla possibilità che un paziente a dieci anni dalla valutazione clinica abbia la possibilità di andare incontro a un evento cardiovascolare come l’infarto o l’ictus. Tale percentuale si calcola prendendo in considerazione tutti i fattori di rischio per le malattie cardiovascolari.

Il CARDIO-SCORE si basa su tabelle che considerano il sesso e l’età del paziente, in modo da calcolare il rischio specifico per ogni individuo. Inoltre, il sistema è stato recentemente aggiornato dalla Società Europea di Cardiologia per includere tre diverse classi di rischio basate sull’età del paziente.

È importante che i pazienti si sottopongano regolarmente a controlli medici per valutare il proprio rischio cardiovascolare e adottare eventualmente comportamenti di prevenzione, come modifiche dello stile di vita o l’assunzione di farmaci specifici. Il medico di famiglia è il professionista che può aiutare il paziente a valutare il proprio rischio cardiovascolare attraverso CARDIO-SCORE e a pianificare eventuali interventi di prevenzione.

QUALI SONO I FATTORI DI RISCHIO DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI?

Le i fattori di rischio principali deòòe malattie cardiovascolari sono l’ipertensione, il fumo, il diabete, l’ipercolesterolemia e la sedentarietà. L’età è un altro fattore importante da considerare, poiché l’incidenza delle malattie cardiovascolari aumenta con l’avanzare degli anni.

CHE COSA È LA CARTA DEL RISCHIO?

La carta del rischio è uno strumento utilizzato dai medici per valutare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Questo strumento si basa su fattori come l’età, il sesso, la pressione sanguigna, il livello di colesterolo, la storia familiare e il fumo. La carta del rischio aiuta a capire il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e a prendere misure preventive per evitare problemi futuri.

Per valutare il rischio di sviluppare una malattia cardiovascolare, è possibile utilizzare uno score chiamato SCOR (Systematic COronary Risk Evaluation). Questo score si basa su un calcolo semplice, che tiene conto dei principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari.

In base ai dati inseriti nella tabella, lo score SCOR indica il rischio di avere un evento cardiovascolare entro i successivi 10 anni. Il rischio varia dal 2,5% al 15%, a seconda della combinazione di fattori di rischio presenti.

Una volta calcolato il rischio, è possibile intervenire per ridurlo. In caso di un rischio elevato, infatti, è fondamentale adottare uno stile di vita sano, che includa una dieta equilibrata, l’esercizio fisico regolare e l’abbandono delle cattive abitudini come il fumo.

La novità degli score SCOR è che sono divisi per età, poiché l’età è un fattore non modificabile ma influisce in modo significativo sul rischio cardiovascolare. Esistono tre diverse classi di rischio, basate sull’età del paziente: sotto i 50 anni, tra i 50 e i 70 anni, e sopra i 70 anni.

In questo modo, i medici possono individuare i pazienti con maggior rischio di sviluppare una malattia cardiovascolare e intervenire tempestivamente per prevenirla. La valutazione dello score SCOR rappresenta quindi uno strumento prezioso per la prevenzione e il controllo delle malattie cardiovascolari.

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