Home » Qual è il ruolo dell’internista in epoca post Covid
Ruolo dell’internista. Il medico internista si occupa dell’assistenza ai pazienti affetti da vari disturbi, tra questi: quelli epatologici, autoimmmuni, allergologici, gastroenterologici, reumatologici e di tutte le altre problematiche di medicina generale che non necessitano di un approccio chirurgico.

IL RUOLO DELL’INTERNISTA IN SANITÀ

Chi è l’internista e come è cambiato il suo ruolo durante e dopo la pandemia. Ne parliamo con Mauro Sapienza, direttore di Medicina Interna dell’Ospedale “Umberto I” di Enna.

Di cosa si occupa il medico internista?

Il medico internista si occupa dell’assistenza ai pazienti affetti da vari disturbi, tra questi: quelli epatologici, autoimmmuni, allergologici, gastroenterologici, reumatologici e di tutte le altre problematiche di medicina generale che non necessitano di un approccio chirurgico.

Perché si chiama medicina interna?

La locuzione medicina interna venne probabilmente utilizzata per la prima volta nel 1839 al Congresso degli Scienziati Italiani di Pisa per distinguerla dalla chirurgia, all’epoca definita medicina esterna. Nel 1882 si tenne a Wiesbaden il primo congresso statunitense dedicato alla materia.

Quali sono le sfide della Medicina Interna oggi?

Sono quelle di governare una disciplina sempre più eclettica, che spazia dalle diagnosi difficili alla gestione di patologie acute, e a quella di patologie croniche riacutizzate in pazienti sempre più complessi, spesso anziani, pluripatologici e politrattati, e con differenti esigenze in termini di richiesta di intensità di cura.

Quali sono le criticità che riguardano i pazienti Long-COVID?

L’esperienza COVID, sempre in relazione alle patologie trattate, è servita per focalizzare l’attenzione su alcune problematiche di ordine fisiopatologico, eziopatogenetico e clinico che la pandemia ha fortemente sottolineato, ma che si possono con frequenza ritrovare anche in pazienti non-COVID, come l’interazione fra terapia corticosteroidea e metabolismo glucidico, la complessità del trattamento in pazienti che richiedono nutrizione artificiale ed il comanagment internistico rispetto a problematiche Chirurgiche ed Ortopediche.

In questo contesto il ruolo del medico di Medicina interna è cambiato. E’ diventato un medico poliedrico, che collabora con i medici di tutte le altre discipline, soprattutto quando ad essere colpiti da patologia sono alcune categorie della popolazione, come ad esempio gli anziani e i fragili.

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