Home » Riabilitazione post ictus: realtà virtuale e neuroni specchio

La terapia dell’osservazione e imitazione dell’azione (Action-Observationtherapy), basata sul funzionamento dei neuroni specchio e la realtà virtuale potrebbero essere un trattamento riabilitativo di maggior efficacia per i pazienti affetti da ictus. Questa l’idea promossa dallo studio dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, coordinato dal Centro Cardinal Ferrari – Santo Stefano Riabilitazione a cui partecipano l’Università di Parma e l’Istituto Clinico Quarenghi di San Pellegrno Terme. Ne parliamo con Antonio De Tanti, fisiatra e direttore clinico del Centro Cardinal Ferrari – Santo Stefano Riabilitazione.


COSA SONO I NEURONI SPECCHIO?

I neuroni specchio sono neuroni che si attivano, anche quando riconoscono le emozioni altrui perché simulano gli stessi movimenti fatti dalla persona osservata.

Tali informazioni  vengono inviati all’insula, una regione cerebrale interna che serve a vivere alcune sensazioni e all’amigdala, centro della paura e della libido ma soprattutto struttura del sistema limbico che permette di codificare le emozioni, aiutandoci ad interpretare lo stato d’animo di chi ci sta di fronte.

È importante sottolineare che ci sono altri neuroni che inibiscono le azioni stimolate dai neuroni specchio, altrimenti ci ritroveremmo tutti ad avere gli stessi stati d’animo.

COSA SUGGERISCE LA TEORIA DEI NEURONI SPECCHIO?

La teoria dei neuroni specchio afferma che osservare un’azione compiuta da altri o immaginarla può favorire l’apprendimento. Questo principio, dimostrato nelle ricerche sia su scimmie che su esseri umani, costituisce la base del metodo di riabilitazione utilizzato nello studio. Gli esseri umani imparano osservando le azioni degli altri, il che ha importanti implicazioni per la riabilitazione post-ictus.

IN COSA CONSISTE LO STUDIO INNOVATIVO SULLA RIABILITAZIONE POST-ICTUS?

Questo studio, innovativo, si sta concentrando sulla riabilitazione dell’arto superiore nei pazienti colpiti da ictus. Basandosi sulla teoria dei neuroni specchio che suggerisce, appunto, che osservare un’azione sia un modo per imparare. I ricercatori stanno esplorando l’applicazione di questa teoria nella riabilitazione post-ictus.

QUAL’È IL RUOLO DELLA REALTÀ VIRTUALE NELLA RIABILITAZIONE DELL’ARTO SUPERIORE DOPO UN ICTUS?

Nel contesto dello studio, i pazienti non osserveranno azioni compiute da un operatore, ma vedranno brevi filmati raffiguranti l’uso dell’arto superiore da parte di persone sane. Successivamente, si eserciteranno in un ambiente di realtà virtuale, utilizzando strumenti specifici per manipolare oggetti virtuali. Questa combinazione di realtà virtuale e teoria dei neuroni specchio offre un approccio innovativo alla riabilitazione post-ictus.

QUALE SINERGIA TRA REALTÀ VIRTUALE E EXOSERVE SHAUN NELLA RIABILITAZIONE POST-ICTUS?

La sinergia tra l’utilizzo della realtà virtuale e della tecnica Exoserve Shaun nella riabilitazione post-ictus offre numerosi vantaggi. La realtà virtuale crea un ambiente coinvolgente e motivante per i pazienti, mentre la tecnica Exoserve Shaun si è dimostrata efficace nella riabilitazione post-ictus. Questa combinazione innovativa promette di migliorare i risultati della riabilitazione nell’arto superiore dopo un ictus.

COSA BISOGNA FARE PER PARTECIPARE ALLO STUDIO?

Gli studiosi stanno potrebbero reclutare altri pazienti interessati a partecipare allo studio. I requisiti includono un’età compresa tra i 18 ei 70 anni e un inizio di ripresa del movimento dell’arto superiore a livello della spalla, con l’obiettivo di recuperare la funzione della mano. I pazienti, interessati, possono contattare il professor Antonio De Tanti al suo indirizzo email per avere ulteriori informazioni.

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