Home » Spasticità post ictus: affrontare la paura

La spasticità è una complicanza dell’ictus cerebrale che si manifesta nel 19-38% dei casi. Come affrontare la comparsa della spasticità? Un aiuto arriva dal sito www.oltrelaspasticita.it, punto di riferimento e di condivisione per i pazienti. Di questo e altro ne parliamo con Giovanni Morone, fisiatra di Neuroriabilitazione della Fondazione Santa Lucia IRCCS di Roma e membro del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Riabilitazione Neurologica.


COS’È LA SPASTICITÀ POST ICTUS?

La parola “spasticità” deriva dal greco e significa “spasmo” o “crampo”. Rappresenta un aumento patologico del tono muscolare che può manifestarsi come una complicanza frequente dopo un ictus, circa il 20-40% di questi la sviluppa nei mesi successivi.

La disregolazione del controllo motorio che accompagna la spasticità post ictus può portare ad una contrazione muscolare involontaria, nota anche come distonia. Questo aumenta ulteriormente la riduzione dell’abilità del paziente, già compromessa dal deficit di forza muscolare e dalla difficoltà di reclutamento dei muscoli.

QUAL’È L’IMPATTO SULLA VITA DEI PAZIENTI?

L’impatto della spasticità post ictus sulla qualità della vita dei sopravvissuti è significativo. In Italia, si stima che tra 150 mila e 200 mila pazienti siano colpiti da ictus ogni anno, solo per questa patologia abbiamo circa 80 mila-100 mila pazienti all’anno che soffrono di spasticità.

È importante sottolineare che la spasticità non colpisce solo gli individui affetti da ictus, ma l’ictus è la patologia che ne causa maggiormente l’insorgenza. Grazie ai progressi nelle cure acute e nella riabilitazione neurologica, i pazienti hanno una maggiore sopravvivenza e una migliore qualità della vita. Tuttavia, ciò comporta anche un aumento nella richiesta di trattamenti per la spasticità.

QUALI SONO I SINTOMI DELLA SPASTICITÀ?

È interessante notare che la spasticità post ictus non si sviluppa sempre immediatamente dopo l’ictus, ma può manifestarsi anche a distanza di tempo. È quindi fondamentale riconoscere i primi sintomi per intervenire precocemente e migliorare la prognosi del paziente.

I sintomi iniziali sono spesso evidenziati dalla limitazione del movimento volontario, sia attivo che passivo. I pazienti possono notare una riduzione della possibilità di movimento delle articolazioni, mentre il fisioterapista può osservare un aumento del tono muscolare o movimenti involontari durante le sessioni di riabilitazione.

COME AVVIENE LA DIAGNOSI DI SPASTICITÀ POST ICTUS?

La diagnosi della spasticità post ictus può essere confermata attraverso esami specifici. Ad esempio, un’elettromiografia di superficie può essere utilizzata per valutare il tono muscolare durante il cammino o l’esecuzione di movimenti complessi, come la deambulazione. Questi test forniscono informazioni dettagliate sulla comparsa della spasticità. La spasticità post ictus non deve essere considerata come un esito irreversibile dell’ictus stesso, ma come una condizione che può essere trattata e gestita.

QUAL’È LA TERAPIA?

Per la cura della spasticità post ictus, è importante che i pazienti vengano seguiti in centri di neuroriabilitazione specializzati. In questi centri, viene fornito un servizio dedicato alla cura della spasticità, che comprende visite periodiche e un follow-up attento. A seconda delle caratteristiche specifiche del paziente, possono essere prescritti farmaci, infiltrazioni di tossina botulinica o impianto di pompe per il trattamento della spasticità sistemica.

QUANTO È IMPORTANTE LA RIABILITAZIONE?

La terapia della spasticità post ictus non si limita al solo trattamento farmacologico. È fondamentale integrare la cura della spasticità in un percorso riabilitativo personalizzato, che comprende la fisioterapia e altre forme di riabilitazione neurologica. Questo approccio mira a ridurre i sintomi e migliorare le abilità e la qualità della vita del paziente. L’obiettivo è fornire un trattamento personalizzato, tenendo conto delle specifiche esigenze del malato.

COSA È CAMBIATO RISPETTO AL PASSATO?

Rispetto al passato, oggi si presta maggiore attenzione alla spasticità post ictus e si interviene precocemente per ridurne l’incidenza e la gravità. Un trattamento precoce favorisce la neuroplasticità e migliora il recupero motorio e l’organizzazione dei movimenti. Il sito www.oltremare.org è un’importante risorsa che fornisce informazioni utili sulla spasticità post ictus, consentendo a pazienti, caregiver e operatori sanitari di condividere esperienze e conoscenze. E’ importante, in questo senso, la collaborazione tra medici, fisioterapisti e caregiver.

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