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Lenti a contatto: cosa sapere prima dell’utilizzo

Lenti a contatto per correggere gli errori della vista. Questo dispositivo medico ha rivoluzionato il modo di vedere di tante persone. Quale tipologia scegliere? Vediamo di cosa si tratta.

Lenti a contatto e corretto utilizzo. Le lenti a contatto aderiscono alla pellicola lacrimale che ricopre la parte anteriore dell’occhio e permettono, nello stesso tempo, di correggere errori di ipermetropia, astigmatismo, miopia e presbiopia. Possono essere utilizzate anche per il trattamento di alcune malattie dell’occhio.

Ad esempio, le lenti sclerali possono correggere l’anisometropia, la differenza di refrazione tra i due occhi, ad esempio uno è miope, l’altro è ipermetrope, oppure correggere l’irregolare curvatura della superficie corneale, il cheratocono.

 

USO CORRETTO DELLE LENTI A CONTATTO E PRESCIZIONE MEDICA

È anche vero che non tutte le persone riescono a indossarle. Proprio per questo per acquistarle serve una ricetta medica ed è importante rivolgersi ad un bravo oculista che crea un programma di inserimento cadenzato personalizzato. Le lenti a contatto, infatti, non devono di norma essere indossate per più di un determinato numero di ore quotidiane, vanno inserite gradualmente nel corso del tempo e dovrebbero essere rimosse prima del riposo notturno.

È anche, molto importante, rispettare i consigli relativi a pulizia, disinfezione e modalità di conservazione, necessarie per evitare il rischio di complicanze.

 

TIPOLOGIE DI LENTI A CONTATTO

Esistono diverse tipologie di lenti a contatto, ci sono quelle morbide, costituite da polimeri flessibili di idrossietilmetacrilato, da silicone e da altri materiali simili. Questi componenti polimerici, composti da un massimo di 80% di acqua, garantiscono una buona permeabilità all’ossigeno e all’acqua.

Le lenti a contatto morbide sono facili da manipolare e indossare, possono essere utilizzate per periodi più lunghi rispetto a quelle rigide. Lo svantaggio è che non possono correggere alcuni difetti di visione. Possono essere, inoltre: monouso; ad uso prolungato oppure “usa e getta“.

Le lenti a contatto rigide, invece, sono costituite da polimeri vetrosi e da altri materiali, come silicone o fluoropolimeri. Inizialmente sono meno confortevoli rispetto a quelle morbide ma sono più durevoli, resistenti e correggono l’astigmatismo, la miopia ed ipermetropia molto elevata. Inoltre, sono indicate quando una persona soffre di allergie o tende a formare depositi proteici.

Le lenti a contatto rigide gas permeabili, simili alle rigide, offrono una visione nitida e correggono la maggior parte dei problemi di visione mantenendo la loro forma. Sono inoltre resistenti ed hanno una durata di vita più lunga rispetto alle lenti a contatto morbide. Se la prescrizione non cambia, è possibile utilizzare lo stesso paio di lenti per un massimo di due o tre anni.

ibride

toriche

 bifocali, anche se la qualità visiva spesso non è buona come quella delle lenti a contatto monofocali

colorate, utilizzate per migliorare la percezione del colore o contribuire a compensare il daltonismo. Va ricordato che, anche in questo caso, utilizzare le lenti a contatto colorate senza un esame della vista ed una prescrizione medica può portare a gravi disturbi agli occhi, che in casi estremi potrebbe causare anche la perdita permanente della vista.

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