Home » Obesità infantile in aumento. I percorsi speciali del servizio sanitario

Obesità infantile in aumento. I percorsi speciali del servizio sanitario. Ce ne occupiamo nella nuova puntata di Salute Pubblica. In studio con Rosa Maria Di Natale, ci sono Elena Alonzo, Direttrice SIAN – medico igienista e Coordinatrice PPDTA Asp 3 CT e Maria Enza Raiti, dirigente medico specialista Gastroenterologia Asp 3 CT. Intervista a Manuela Caruso, professoressa associata di Pediatria, Endocrinologia pediatrica al Policlinico di Catania.


ALLARME OBESITÀ INFANTILE IN ITALIA

L’Italia si posiziona al quarto posto in Europa per obesità infantile, coinvolgendo un terzo dei bambini sotto gli 8 anni. Dati ISTAT e agenzie di stampa hanno svelato questa preoccupante situazione in occasione della Giornata Mondiale dell’Obesità 2022. L’impatto di questa patologia è enorme, rappresentando il 9% delle spese sanitarie e il 2,8% del PIL.

OBESITÀ INFANTILE: I CAMBIAMENTI NELL’ ALIMENTAZIONE DURANTE LA PANDEMIA

L’epidemia di COVID-19 ha ulteriormente aggravato la situazione, con circa il 40% dei bambini che hanno modificato le loro abitudini alimentari. Il 27% ha aumentato il consumo di snack, il 60,3% di succhi di frutta e il 14% di bibite zuccherate. Inoltre, il tempo passato davanti agli schermi è aumentato di circa 5 ore al giorno, influenzando negativamente il livello di attività fisica.

QUALI SONO LE CAUSE DELL’ OBESITÀ INFANTILE?

Uno stile di vita sedentario con poco movimento all’aria aperta e una dieta scorretta, con cibi industriali e bevande zuccherate, sono tra le principali cause dell’obesità infantile. L’accumulo eccessivo di grasso nel corpo ha conseguenze gravi sulla salute, dal sistema respiratorio a disturbi dell’apparato digerente e cardiovascolare.

L’IMPORTANZA DELLA DIAGNOSI E DELLA PREVENZIONE?

La diagnosi dell’obesità infantile si basa sull’Indice di Massa Corporea (BMI) calcolato in base all’altezza e al peso del bambino. Valori oltre i limiti normali indicano sovrappeso o obesità. Le complicanze possono manifestarsi già in età evolutiva, aumentando il rischio di patologie cardiovascolari e diabete nella vita adulta.

La prevenzione è fondamentale per combattere l’obesità infantile. Educazione alimentare, promozione dell’attività fisica e supporto familiare giocano un ruolo chiave. Intervenire tempestivamente può prevenire gravi conseguenze nella salute dei bambini, garantendo loro un futuro più sano e felice.

IL RUOLO DEL METABOLISMO ENERGETICO E DEI GENI

L’obesità infantile è spesso influenzata dal metabolismo energetico, che può essere parzialmente determinato dalla nostra eredità genetica. Questo significa che alcune persone possono nascere con una predisposizione a un metabolismo più lento, favorendo l’accumulo di tessuto adiposo. Se questa predisposizione genetica è presente, diventa ancora più cruciale seguire uno stile di vita sano per prevenire o gestire l’obesità.

L’INFLUENZA DELLE ABITUDINI FAMILIARI

Le radici dell’obesità infantile sono spesso rintracciabili nelle abitudini familiari. Non è raro che la predisposizione genetica si accompagni a uno stile di vita poco salutare, caratterizzato da abitudini alimentari non sane e mancanza di attività fisica. I bambini spesso adottano queste abitudini da adulti che li circondano, rendendo la famiglia il punto di partenza per il cambiamento.

LE DIFFERENZE REGIONALI IN ITALIA

L’Italia si colloca in una posizione critica riguardo all’obesità infantile, con uno dei più alti tassi di bambini obesi in Europa. In particolare, le regioni del Sud, come la Sicilia, presentano tassi più elevati di sovrappeso e obesità. Questo fenomeno può essere attribuito a diversi fattori, come la minore attività motoria e la mancanza di strutture sportive, oltre a questioni socio-economiche che influenzano le abitudini alimentari.

PERCORSI DI PREVENZIONE E INTERVENTO

Per contrastare l’obesità infantile, l’ASP 3 di Catania offre un percorso gratuito e multidisciplinare. Il team comprende medici specialisti, dietisti e psicologi che si concentrano sul coinvolgimento dei bambini e dei genitori. Il programma comprende attività ludiche in cucina, laboratori del gusto e giochi di movimento, con l’obiettivo di promuovere l’educazione alimentare, il piacere del movimento e il cambiamento dello stile di vita.

Il coinvolgimento dei genitori è fondamentale per il successo del percorso. Ogni famiglia viene guidata nella scoperta di una sana alimentazione, facendo scelte che si adattino alle loro preferenze e tradizioni. Inoltre, i genitori partecipano attivamente a laboratori e attività insieme ai bambini, creando un ambiente di supporto e motivazione per il cambiamento.

I SOGGETTI COINVOLTI E I PIANI DI AVVIO FUTURI

Al momento, il percorso dell’ASP 3 di Catania è unico nella regione. Tuttavia, l’ASP di Palermo sta avviando un programma simile, tratto dall’esperienza positiva di Catania. Gradualmente, si spera che altre ASL possano implementare servizi simili, per fornire un aiuto concreto e gratuito a tutte le famiglie che affrontano il problema dell’obesità infantile.

QUALI SONO LE RESISTENZE PIÙ COMUNI AL CAMBIAMENTO?

Le resistenze più comuni riscontrate durante il percorso sono la paura del cambiamento e le scuse per non partecipare alle attività. La paura di modificare lo stile di vita è comprensibile, ma il percorso propone piccoli step per rendere il cambiamento più accessibile e meno spaventoso. Inoltre, il coinvolgimento attivo dei genitori è essenziale per superare queste resistenze e lavorare insieme verso uno stile di vita più sano e felice.

4 commenti

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pubblicità

Canali 15 e 81 del DGTV in Sicilia

Pubblicità