Home » Un metodo rivoluzionario per la cura dell’autismo

Una metodologia rivoluzionaria per curare l’autismo in tenera età. Ne parliamo da Dubai con il professore Hamza Alsayouf, Consultant Pediatric Neurologist American Board, consulente Neurologo Pediatrico American Board.


COS’È L’AUTISMO?

L’autismo o meglio denominato “disturbi dello spettro autistico“, è un disturbo neuropsichiatrico che colpisce un numero sempre maggiore di individui coinvolgendo principalmente aree quali il linguaggio e la comunicazione, l’interazione sociale, gli interessi ristretti, stereotipati e i comportamenti ripetitivi.

Fino ad oggi, non è stato approvato alcun farmaco specifico per trattare i sintomi principali dell’autismo. Tuttavia, negli ultimi dieci anni, abbiamo condotto studi retrospettivi che indicano che una terapia farmacologica può portare a significativi miglioramenti nei sintomi comportamentali.

COSA INDICANO GLI STUDI SULL’EFFICACIA DEL TRATTAMENTO FARMACOLOGICO CONTRO L’AUTISMO?

Abbiamo pubblicato due studi retrospettivi che hanno indagato l’efficacia di un trattamento farmacologico supportato da terapia comportamentale su giovani pazienti affetti da problemi comportamentali legati all’autismo. Nel primo studio, condotto nel novembre 2003, abbiamo trattato 18 casi, e ben 10 di questi pazienti hanno risolto completamente i segni e i sintomi mediante l’uso di farmaci antipsicotici e farmaci per il deficit dell’attenzione.

Gli otto restanti hanno mostrato un miglioramento del 60-80%. Successivamente, abbiamo condotto un altro studio retrospettivo su bambini di età inferiore ai quattro anni con problemi comportamentali, seguendo lo stesso protocollo. Sei dei 10 bambini coinvolti hanno completamente risolto i loro problemi comportamentali, mentre 3 sono riusciti a smettere di assumere i farmaci.

LA TERAPIA FARMACOLOGICA È UNA SOLUZIONE INNOVATIVA?

L’autismo è considerato una malattia neuropsichiatrica complessa, e finora non esiste una cura specifica approvata. Tuttavia, sulla base della nostra esperienza degli ultimi dieci anni, abbiamo notato che l’uso di farmaci come l’aripiprazolo e il risperidone, insieme a farmaci per il controllo dell’attenzione e dell’iperattività, può portare a miglioramenti significativi nei sintomi principali dell’autismo, come l’aggressività, l’insonnia e i problemi comportamentali.

Questi farmaci hanno dimostrato di stabilizzare i pazienti e nel tempo, con una somministrazione costante e un dosaggio adeguato, alcuni pazienti sono tornati ad uno stato quasi normale.

LA CURA FARMACOLOGICA PRESENTA DEGLI EFFETTI COLLATERALI?

I nostri studi precedenti hanno evidenziato alcuni effetti collaterali che richiedono attenzione durante la terapia. Abbiamo osservato che alcuni pazienti tendono ad aumentare di peso, quindi è necessario monitorare attentamente il loro incremento ponderale. Alcuni possono manifestare lentezza e costipazione.

Tuttavia, non abbiamo riscontrato problemi cardiaci nei pazienti trattati. Nel nuovo studio con i 82 pazienti, si è notato un rischio elevato di aumento dei livelli di prolattina, anche se asintomatico. Questo non causa la produzione di latte materno, ma richiede una gestione attenta.

QUALI SONO I PROGETTI DI RICERCA FUTURI NELLO STUDIO DELL’EFFICACIA DEI FARMACI NEL TRATTAMENTO DELL’AUTISMO?

Dopo aver pubblicato i due studi che coinvolgono complessivamente 28 pazienti, stiamo lavorando su un ampio studio retrospettivo che coinvolgerà 82 pazienti, trattati sempre con lo stesso protocollo utilizzato nei precedenti studi. Questa ricerca, che sarà completata e pubblicata nei prossimi tre o quattro mesi, si prevede possa fornire dati significativi sull’efficacia della terapia.

Anche la letteratura scientifica supporta i dati preliminari che indicano che l’esposizione costante a farmaci per il controllo dell’attenzione, dell’iperattività e farmaci antipsicotici può portare a miglioramenti significativi nei segni e nei sintomi dell’autismo.

CI SONO DELLE TESTIMONIANZE VIDEO DEI RISULTATI DEGLI STUDI?

Abbiamo raccolto testimonianze video di cinque pazienti che sono stati trattati con successo e sono completamente guariti dall’autismo. Questi video sono disponibili sul nostro sito web e sul nostro canale YouTube. I casi pubblicati dimostrano come cinque pazienti siano tornati a uno stato di normalità e non li vediamo più come pazienti in pratica clinica.

Quattro di loro sono tornati a una vita normale e hanno ripreso a frequentare la scuola con successo. Sebbene un paziente possa ancora manifestare alcuni problemi di ansia, la sua qualità di vita è notevolmente migliorata grazie al trattamento.

2 commenti

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  • […] Autismo, un insieme eterogeneo di disturbi del neurosviluppo caratterizzati da deficit persistente nella comunicazione e nell’interazione sociale. Ancora oggi i Disturbi dello Spettro Autistico (dall’inglese Autism Spectrum Disorders, ASD) presentano una complessità di cause tutte da chiarire, sebbene la letteratura recente sia concorde nell’indicare una base genetica e/o l’associazione di fattori ambientali di vario tipo, tra cui infezioni contratte dalla madre in gravidanza, lo status immunologico materno-fetale, l’esposizione a farmaci o agenti tossici in gravidanza e l’età avanzata dei genitori al momento del concepimento. […]

  • […] “L’autismo è inoltre correlato all’età sempre più avanzata dei neo genitori, soprattutto di quella paterna, perché il Dna dello spermatozoo cambia, anche a causa dello stress” ha osservato Greco, aggiungendo che “per via dell’inquinamento atmosferico si genera un effetto epigenetico, ossia si modifica l’espressione dei geni del nostro Dna, con il conseguente aumento dell’infertilità sia maschile che femminile e una riduzione nella donna del numero di ovociti. Altro aspetto importante da considerare – ha spiegato – riguarda i cosiddetti interferenti endocrini, essenzialmente contenuti nella plastica, perché determinano disfunzioni e alterazioni significative”. […]

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