Home » Inquinamento ambientale: non solo tumori. Rischio asma pediatrica e demenza senile

Nuova puntata di Salute Pubblica. Oggi parliamo di Inquinamento ambientale e conseguenze sulla salute. Non solo tumori: anche demenza senile e asma nei più piccoli.

Ospiti di Rosa Maria Di Natale in studio dott. Mario Santagati, Responsabile UOSD centro Alzheimer- Psicogeriatria Asp Catania; prof. Salvatore Leonardi, Direttore broncopneumologia pediatrica – San Marco Policlinico CT. Intervista nel servizio alla Prof.ssa Margherita Ferrante, Docente ordinario di Igiene generale e applicata Università di Catania.

 

CORRELAZIONE TRA INQUINAMENTO AMBIENTALE E SALUTE PUBBLICA

L’inquinamento atmosferico è uno dei principali problemi ambientali a livello globale. Oltre a causare danni all’ambiente, l’inquinamento ha anche importanti conseguenze sulla salute umana.

Negli ultimi anni, sono stati condotti numerosi studi sulla relazione tra inquinamento e salute, e sono emerse nuove e preoccupanti evidenze sulla connessione tra l’inquinamento ambientale e la demenza senile e l’asma infantile.

Secondo i dati dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, l’esposizione al cosiddetto particolato fine, ovvero una gamma di particelle di polvere, sporco e liquidi che rimangono sospese nell’aria, causa ancora circa 400.000 morti premature all’anno nei 41 paesi europei, di cui circa 50.000 solo in Italia.

Le particelle più piccole e sottili, come il PM2.5, riescono a penetrare nei polmoni e nel flusso sanguigno, causando infiammazione e contribuendo alle malattie cardiache e respiratorie.

CORRELAZIONE TRA INQUINAMENTO E DEMENZA SENILE

La relazione tra inquinamento atmosferico e demenza senile è stata messa in evidenza da uno studio condotto dall’Istituto Karolinska di Stoccolma. Secondo i ricercatori, le persone anziane che vivono in aree altamente inquinate sono a maggior rischio di sviluppare demenza, poiché le concentrazioni di smog possono influenzare l’insorgenza della malattia.

L’asma infantile è un’altra conseguenza dell’inquinamento atmosferico che sta diventando sempre più comune.

Secondo una valutazione di impatto sulla salute dei bambini in 194 paesi e 125 grandi città in tutto il mondo, pubblicata su The Lancet Planet Work, il 13% dei casi di asma infantile diagnosticati ogni anno è legato all’inquinamento atmosferico. In particolare, può innescare processi infiammatori nelle vie aeree dei bambini, causando difficoltà respiratorie nei soggetti più predisposti.

Secondo un altro studio condotto dall’Institute for Global Health di Barcellona, una percentuale significativa dei casi di asma infantile potrebbe essere provocata dall’inquinamento atmosferico.

La ricerca fa riferimento alla presenza di processi infiammatori nelle vie aeree dei bambini, causati dall’inquinamento atmosferico e quindi la difficoltà respiratoria.

Inoltre, l’esposizione cronica ad elevati livelli di inquinamento atmosferico può causare fragilità delle popolazioni e aumentare la sintomatologia da COVID-19, come evidenziato da uno studio dell’Università degli Studi dell’Insubria di Varese.

In Italia, ogni anno si registrano 30.000 decessi riconducibili al particolato fine. Nonostante ciò, il nostro paese conta ben tre procedure di infrazione sulle polveri sottili registrate dal 2008 al 2018.

 

 

L’IMPORTANZA DI PROTEGGERE IL NOSTRO ORGANISMO

L’inquinamento atmosferico e il particolato rappresentano un grave rischio per la salute pubblica, con conseguenze anche a lungo termine. Il cancro al polmone, ad esempio, è uno dei fattori più importanti legati all’ingestione di particolato e al contatto con gli idrocarburi policiclici aromatici, noti cancerogeni.

Ma non solo: le particelle inalate, soprattutto quelle di dimensioni molto piccole, possono passare direttamente attraverso la lamina cribrosa, dalla cavità nasale all’interno del sistema nervoso, creando importanti interazioni non solo con l’apparato respiratorio, ma anche con il sistema nervoso.

Studi scientifici dimostrano come le nanoparticelle possono essere assorbite dalle terminazioni nervose delle cellule olfattive e penetrare direttamente nel cervello, causando azioni di infiammazione e interazione chimica con le cellule del sistema nervoso. Ciò può portare a diverse patologie neurodegenerative e del sistema nervoso, come l’autismo.

Inoltre, l’inquinamento atmosferico può causare malattie dismetaboliche, poiché il processo infiammatorio che si genera ha relazioni importanti anche con le alterazioni del microbiota intestinale. Questo può spiegare patologie come il diabete, che può essere causato da una costante esposizione all’inquinamento.

 

INQUINAMENTO E SALUTE 

Ma l’inquinamento non arriva solo attraverso l’apparato respiratorio: la nostra interazione con l’ambiente avviene anche attraverso la pelle e l’alimentazione. Tutti i compartimenti dell’acqua, degli alimenti, dell’aria e del suolo sono contaminati da una pluralità di sostanze di vario tipo, e queste sostanze arrivano in contemporanea nell’organismo, creando un effetto sommatoria che può avere conseguenze negative sulla salute.

Fortunatamente, molte sostanze interagiscono tra di loro, potenziando o compensando i loro effetti. Lo stile di vita corretto, senza fumo e alcol, può aiutare a proteggere il nostro organismo dalle conseguenze dell’inquinamento.

Ma è importante anche l’azione delle istituzioni e delle autorità, che devono adottare politiche di prevenzione e di controllo dell’inquinamento, per proteggere la salute pubblica e preservare l’ambiente per le future generazioni. Solo così potremo vivere in un ambiente sano e protetto, e proteggere la nostra salute e il nostro benessere.

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